Cervello: le esperienze di pre-morte

Le cosiddette esperienze di pre-morte sarebbero determinate da una tendenza dei soggetti a mescolare sogno e realtà e a cadere in uno stato di sonno profondo

Articolo aggiornato il 23 Maggio 2009

sonnoTra le esperienze che il nostro cervello è in grado di vivere quelle di pre-morte rappresentano qualcosa di estremamente curioso e non ancora del tutto spiegabile con gli strumenti offerti dalla scienza. Molte persone riferiscono di aver portato avanti esperienze straordinarie quando si sono trovate ad affrontare uno stato di coma, un incidente o un arresto cardiaco. Riferiscono di essere stati in una dimensione lontana dalla nostra, di essere usciti fuori dal loro corpo, di aver percorso un tunnel e di aver raggiunto un mondo di luce e di serenità, dal quale poi sono stati costretti a ritornare.

Sono esperienze sconvolgenti che potrebbero trovare spiegazione in uno stato alterato della coscienza, in un meccanismo della mente per proteggerci da eventi sconvolgenti e traumatici o in un fenomeno la cui ragione è da rintracciare in condizioni biologiche del nostro organismo. Recentemente un’altra ipotesi si è fatta strada grazie allo studio condotto da Kevin Nelson dell’Università del Kentucky. La ricerca avrebbe portato alla conclusione che a caratterizzare le esperienze di pre-morte sarebbe un confine molto sfumato tra coscienza e sogno, con incursioni di fasi di sonno REM nella veglia. 
 
Lo studioso ha preso in considerazione 55 casi di individui che avevano dichiarato di aver provato un’esperienza al confine tra la vita e la morte ed ha scoperto che il 60 % di queste persone era stato soggetto anche prima dell’esperienza di pre-morte ad una tendenza che induceva a mescolare e a confondere sogno e realtà e a cadere in uno stato di sonno profondo. In un altro gruppo di persone che non avevano vissuto esperienze di pre-morte la mescolanza tra sogno e realtà caratterizzava solo il 24 % degli individui. 
 
Immagine tratta da: www.larderiaweb.it