Cervello: imitare gli altri rende disponibili ad aiutarli

Una ricerca olandese ha dimostrato che imitare gli altri influenza l’atteggiamento non solo dell’imitato, ma anche di coloro che imitano, i quali si dimostrano più disponibili ad aiutare gli altri

Articolo aggiornato il 2 Marzo 2009

generositàIl cervello umano possiede delle capacità molto interessanti se lo consideriamo nel suo interagire con gli altri. Spesso tra gli individui si attivano dei processi che in maniera inconsapevole portano all’imitazione di gesti, movimenti corporei e linguaggio fra due partner interattivi. Alla base di questo atteggiamento c’è una tendenza che viene definita dagli studiosi “mimicry”, ossia una vera e propria propensione all’imitazione.

L’imitazione ha una forte influenza in chi viene imitato, che di solito è portato a provare una particolare simpatia per la persona che compie l’imitazione, ma una ricerca olandese condatta da Marielle Stel, Rick van Baaren e Roos Vonk ha dimostrato che imitare gli altri agisce anche sul comportamento e sulle reazioni di chi imita. 
 
Ad un gruppo di studenti è stato mostrato un video nel quale una persona parlava di un argomento gioioso o triste. A metà dei volontari veniva poi richiesto di imitare la mimica della persona del video. L’altra metà invece si asteneva dall’imitarla. A tutti i soggetti in una seconda fase si è chiesto se fossero disponibili a donare una parte dei soldi ricavati dalla partecipazione alla ricerca per una giusta causa. 
 
I volontari che avevano imitato la persona del video si sono mostrati più disponibili a donare una parte del loro denaro. Tutto ciò è successo perché chi aveva imitato aveva avuto anche la possibilità di assumere un atteggiamento più empatico nei confronti dei bisogni degli altri. Quando imitiamo gli altri possiamo immedesimarci in loro e diventiamo più sensibili alla loro condizione materiale ed emotiva e per questo diventiamo più propensi anche ad aiutarli. 
 
Immagine tratta da: www.rds.it