Le caratteristiche del cervello non rimangono inalterate con il trascorrere del tempo, ma alcune di esse sono strettamente legate all’età dei soggetti. In base ad uno studio dell’Università della Ruhr a Bochum in Germania la comprensione del significato dei proverbi è più facile per i più giovani, mentre tende a peggiorare con l’età. Secondo i risultati della ricerca pubblicata su “Brain and Cognition” quindi capire il senso di un proverbio è una capacità correlata all’età.
I volontari che si sono sottoposti allo studio, 105 persone di età compresa fra i 20 e i 70 anni, hanno dovuto leggere dei proverbi e poi hanno dovuto scegliere fra quattro possibilità quella che secondo loro era più vicina all’esatto significato relativo alla sua interpretazione. Si è potuto constatare che gli individui compresi nella fascia di età fra i 60 e i 79 anni tendevano a scegliere più degli altri l’interpretazione maggiormente legata al senso letterale dei proverbi.
Il fenomeno è stato spiegato dai ricercatori col fatto che con l’avanzare dell’età si diverrebbe meno capaci di cogliere i significati nascosti o quelli che rimandano ad un senso lontano dalle parole. Tutto ciò succederebbe perché si ha un impoverimento funzionale delle regioni del cervello fronto-temporali, che sono coinvolte nell’elaborazione del linguaggio figurativo.
La stessa disfunzione è presente anche nelle persone affette da patologie come la schizofrenia o la malattia di Alzheimer. Con questa scoperta si è compiuto un passo avanti nella comprensione dei meccanismi che regolano l’elaborazioni dei significati da parte della mente umana.
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