L’uso del computer non passa inosservato dal punto di vista degli effetti che determina nel nostro cervello. Il computer e internet rappresentano degli strumenti importanti a disposizione degli utenti, sono delle risorse che possono semplificare la nostra vita quotidiana e possono aiutarci al gestirla nel migliore dei modi, ma influenzerebbero i nostri processi mentali nel senso di una sua progressiva infantilizzazione.
A sostenerlo è Susan Greenfield, direttrice della Royal Institution of Great Britain, che afferma che l’utilizzo del computer impedisce di imparare a superare difficoltà ed errori commessi. A detta della studiosa bisogna considerare che tra i principali fruitori del computer ci sono anche i bambini, nei quali il continuo servirsi dei mezzi informatici impedirebbe un adeguato sviluppo della corteccia pre-frontale.
A risentirne sarebbero dunque attività cerebrali come l’attenzione, l’empatia e l’immaginazione. Ci sarebbe pure un legame molto stretto fra uso eccessivo e smodato del computer e obesità sempre nello sviluppo dell’area del cervello che regola questi processi cognitivi. Il tutto quindi risiederebbe in uno stile di vita poco salutare che unisce abitudini alimentari sbagliate, poca attività fisica e troppe ore passate davanti al computer.
Sebbene esistano dei veri e propri rischi legati all’uso indiscriminato del computer, le considerazioni di Susan Greenfield a molti potranno apparire un po’ eccessive e forse troppo allarmistiche. I bambini vanno educati di certo a non fossilizzarsi davanti al computer, ma forse con moderazione è possibile integrarlo nelle varie attività svolte durante la giornata senza che ne derivino particolari conseguenze.
Immagine tratta da: www.cercasoftware.com