La struttura del cervello ha un ruolo decisivo nel determinare il nostro gradi di introversione o di socievolezza. In particolare su questo aspetto della nostra personalità avrebbero un influsso particolarmente importante due aree del nostro cervello: quella che si trova presso l’arcata orbitale e quella che si trova nella regione cerebrale dei gangli basali. Tutto ciò è stato dimostrato da una ricerca condotta presso l’Università di Cambridge.
Per lo studio sono stati presi in considerazione 41 volontari, che hanno risposto a dei questionari in modo che si potesse valutare il loro grado di socievolezza. Gli individui che si mostravano più estroversi presentavano a livello cerebrale un ispessimento nell’area dello striato ventrale e nella corteccia orbito frontale. Sarebbero dunque queste le zone della nostra mente che ci renderebbero più o meno aperti verso gli altri.
In realtà il tutto rimane solo in via ipotetica, perché resta ancora da vedere se queste aree del cervello sono più spesse nelle persone socievoli come elementi strutturali e in quanto tali avrebbero questa confermazione fin dalla nascita o se sono semplicemente il risultato delle esperienze emotive e sociali condotte nel corso della vita.
Molto importanti sono infatti tutte le interazioni sociali che riusciamo a sperimentare fin dalla primissima infanzia, che di certo contribuiscono a renderci più aperti verso gli altri. D’altronde il nostro cervello è un organo molto plastico e come tale capace di strutturarsi e conformarsi proprio in base agli eventi che viviamo. La ricerca in ogni caso potrebbe dare un notevole contributo in vista di una comprensione più profonda di malattie come l’autismo e la schizofrenia.
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