Articolo aggiornato il 1 Novembre 2023
Per capire esattamente come funziona la malattia a lavoro, è indispensabile parlare del certificato di malattia.
Questo è un documento fondamentale per chi si trova in difficoltà per motivi di salute e deve prendersi una pausa dal lavoro. Si tratta di un certificato rilasciato dal proprio medico di base o dal medico specialista, che attesta l’incapacità temporanea di svolgere le normali attività lavorative.
Il certificato di malattia è un diritto di tutti i lavoratori dipendenti e può essere richiesto anche in caso di malattia di un familiare a carico. Tuttavia, la procedura per richiederlo e i tempi di emissione possono variare a seconda del tipo di lavoro svolto.
Come funziona il certificato di malattia?
Come funziona il certificato medico di malattia?
Quando un lavoratore si ammala e ha necessità giustamente di assentarsi dal lavoro, deve giustificare lo stato di malattia al proprio datore di lavoro, con il certificato di malattia.
Dal contratto nazionale di categoria, può anche risultare che sia sufficiente comunicare il numero di protocollo univoco del certificato (PUC).
Se il medico di famiglia è impossibilitato ad inviare telematicamente il certificato al datore di lavoro, il dipendente dovrà necessariamente provvedere lui stesso a recapitarlo e poi inviarlo all’INPS.
Il numero di protocollo univoco del certificato (PUC) del certificato medico solitamente si trova in testa al certificato. Grazie a questo numero, il datore può trovare il certificato medico e scaricarlo dal sito dell’INPS.
Chi manda il certificato medico al datore di lavoro?
Il certificato medico deve essere inviato direttamente dal lavoratore al proprio datore di lavoro entro le 48 ore successive alla visita medica.
Tuttavia, in alcuni casi, il medico può inviare il certificato direttamente al datore di lavoro, previa autorizzazione scritta del lavoratore.
Un aspetto importantissimo: il datore di lavoro è tenuto a garantire la privacy del lavoratore e a non diffondere le informazioni contenute nel certificato medico.
L’omessa segnalazione al datore dell’assenza per malattia da parte del lavoratore può integrare una fattispecie di illecito disciplinare.
Il lavoratore in malattia è tenuto a sottoporsi a visita medica da parte del medico di base. Se le condizioni di salute non consentono uno spostamento, la visita avviene a domicilio.
Quanto tempo si ha per mandare il certificato di malattia al lavoro?
Il lavoratore è tenuto ad inviare il certificato di malattia al datore di lavoro entro le 48 ore successive alla visita medica.
Questo termine può essere ampliato in base alle disposizioni del contratto collettivo nazionale di riferimento o a specifiche norme aziendali, ma in ogni caso è importante rispettare tempestivamente questa scadenza per evitare eventuali sanzioni o complicazioni sul posto di lavoro.
Che succede se non hai il certificato di malattia?
Se non hai il certificato di malattia, ti sarà impossibile assentarti per malattia dal lavoro, perché non la potrai attestare.
Ciò significa che potresti essere considerato assente ingiustificato dal lavoro, con conseguenti ripercussioni sul contratto di lavoro e sul salario. Inoltre, in caso di mancato invio del certificato di malattia al datore di lavoro nei termini previsti, potresti incorrere in eventuali sanzioni disciplinari da parte dell’azienda.
Per evitare tutto questo, se non hai il certificato di malattia, ti consigliamo di richiedere ferie o permessi retribuiti per i giorni necessari.
Come ottenere il certificato di malattia se il medico non risponde?
Se il tuo medico di base non risponde o non è disponibile e non può quindi fornirti il certificato di malattia, ci sono diverse opzioni a tua disposizione.
In primo luogo, puoi contattare un altro medico di fiducia per una visita e la conseguente emissione del certificato. Puoi, per esempio, chiamare il medico che sta sostituendo il tuo medico di famiglia o un altro medico.
In alternativa, puoi rivolgerti ai servizi di pronto soccorso per una valutazione immediata delle condizioni di salute e la conseguente emissione del certificato di malattia; o anche alla Guardia Medica.
In ogni caso, è importante informare tempestivamente il datore di lavoro della propria situazione e dei motivi del ritardo nell’invio del certificato medico.