Cellulite: si combatte con la carbossiterapia

La primavera sta arrivando e dopo di lei sarà la volta dell'estate

La primavera sta arrivando e dopo di lei sarà la volta dell’estate. E allora, come ogni anno, si ripresenta il problema gambe e cellulite in particolare. Per migliorare le gambe il Dottor Borriello Alfredo, direttore dell’unità operativa di Chirurgia plastica dell’Ospedale Pellegrini di Napoli, pratica la carbossiterapia. Una nuova tecnica non invasiva per combattere questo antipatico inestetismo.
Ridurre la circonferenza delle gambe, tonificare la pelle, diminuire smagliature, cellulite e cicatrici retraenti. Sono questi i sogni più ricorrenti delle donne quando arriva l’estate. Ma spesso le tecniche efficaci sono anche molto invasive e questo ci spaventa. Ora, si parla di un nuovo metodo: la carbossiterapia. 
 
La carbossiterapia – spiega il Dottor Borriello – è una tecnica semplice ed efficace ed ampiamente collaudata. Consiste in microiniezioni localizzate di anidride carbonica per migliorare le alterazioni del microcircolo e ad effetto drenante. Viene insufflata al di sotto del derma, attraverso una semplice puntura, una dose controllata di gas che distrugge le cellule adipose e riattiva la circolazione sanguigna deficitaria che è la causa principale della cellulite . Non è una terapia pericolosa ed il tempo e la quantità delle sedute che occorrono è un fattore estremamente individuale. Sono, però, necessarie più sedute per raggiungere maggiori risultati. 
 
Questa tecnica è una valida alternativa agli interventi chirurgici invasivi come la liposuzione.