Cellulari e tumori: lo smartphone provoca il cancro? I rischi secondo la scienza

Da sempre, l'uso dei cellulari è stato materia di studio per scoprire eventuali rischi per la salute. C'è un legame tra l'uso dei cellulari e i tumori cerebrali? Lo smartphone provoca il cancro? Questi apparecchi, a contatto con i tessuti, potrebbero provocare dei danni. Vediamo quali sono i rischi secondo la scienza.

Parlare al cellulare

Articolo aggiornato il 30 Giugno 2017

Parlare al cellulare

C’è un legame tra l’uso dei cellulari e i tumori cerebrali? Lo smartphone provoca il cancro? Secondo la scienza, potrebbero esistere dei rischi. Tali apparecchi funzionano ricorrendo ad onde radio – un tipo di radiazione non ionizzante – e i tessuti del corpo, a contatto con i cellulari, potrebbero assorbire questa energia, provocando malattie gravi come il cancro. Scopriamo di più sulle radiazioni del telefono cellulare e sui rischi che esse comportano per la salute.

Come funzionano i cellulari

Prima di interrogarci sui rischi che comporta l’uso degli smartphone, è necessario comprendere come questi funzionano.
I cellulari ricevono e inviano segnali ai ripetitori di segnale più vicini: per fare ciò, gli smartphone utilizzano onde a radiofrequenza (RF) per la diffusione dell’energia elettromagnetica. Tali radiazioni sono di tipo non ionizzante, per cui non possono provocare delle mutazioni cancerogene direttamente.
Quando particolarmente intense, però, le onde a radiofrequenza generate dall’antenna dello smartphone possono scaldare i tessuti: per questo motivo, più ci si trova vicino al cellulare, maggiore è l’esposizione alle onde RF e, di conseguenza, l’energia assorbita dai tessuti.
Un esempio? Provate ad avvicinare lo smartphone all’orecchio, senza appoggiarlo e, dopo poco, notate come i tessuti del vostro corpo si sono scaldati pur senza contatto diretto.
La quantità di onde a radiofrequenza assorbite da un tessuto per unità di tempo è conosciuta con il nome di “tasso specifico di assorbimento” o SAR, riportato su diversi modelli: generalmente, il limite massimo consentito in Europa è di 2 Watt per kg.

Le preoccupazioni sui cellulari

L’effetto dei cellulari sulla salute del corpo preoccupa, principalmente, per alcuni motivi:

  • I tessuti a contatto con l’apparecchio possono assorbire le onde radio, un tipo di radiazione non ionizzante;
  • L’uso dei cellulari è in aumento, anche tra i bambini;
  • Sia la durata che il numero delle chiamate effettuate da cellulare sono aumentati.

Occorre specificare che lo sviluppo tecnologico nel campo della telefonia mobile ha permesso, nel corso degli anni, di contenere sempre più i valori di potenza massima emessa dal singolo apparecchio rispetto al passato.

Il legame tra cellulare e tumore

C’è un legame tra l’uso dei cellulari e i tumori cerebrali? Sono diversi gli studi che sono stati eseguiti nel corso degli anni, soprattutto focalizzandosi su una possibile relazione tra il loro utilizzo e la comparsa di tumori cerebrali maligni, cancro della pelle, delle ovaie e dei testicoli: ciò perché questi apparecchi vengono tenuti vicino alla testa e spesso nei pantaloni.
Lo studio Interphone – condotto dall’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro di Lione – ha coinvolto più di 5 mila persone in 13 Paesi e per molti anni, ma una connessione con l’uso del cellulare è stata evidenziata soltanto nel 10 per cento dei pazienti che utilizzavano gli apparecchi intensivamente: è stato registrato solo un minimo aumento di casi di neurinoma del nervo acustico e di glioma in quei soggetti che avevano trascorso oltre 1640 ore al cellulare.
Il Danish Cohort Study ha preso in esame, invece, l’incidenza dei tumori in 800 mila persone dal 1982 al 1995, metà possessori di cellulari e l’altra metà no: lo studio danese non ha, però, trovato una correlazione tra la comparsa dei tumori e l’uso del cellulare.
Il Million Women Study, invece, ha preso in esame circa 800 mila donne inglesi, monitorando il rischio di sviluppare un tumore cerebrale in un arco di tempo di 7 anni dall’utilizzo del cellulare: anche in questo caso, però, non ci sono stati legami provati tra l’insorgere dei tumori e l’uso dei cellulari di vecchia generazione, tranne che per qualche caso di neurinoma dell’acustico, ovvero un tumore benigno che può indurre sordità dal lato in cui si manifesta.
Secondo l’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro dell’OMS, le onde RF sono potenzialmente cancerogene; altre agenzie, però – ad esempio, il National Toxicology Program o l’Environmental Protection Agency – non hanno classificato i cellulari come potenziali carcinogeni.

La rete Wi-Fi provoca il cancro?

Oltre a parlare delle radiazioni emesse dal telefono cellulare, c’è da interrogarsi anche sulla pericolosità del Wi-Fi. La rete Wi-Fi provoca il cancro?
Le radiofrequenze prese in esame non sono solo quelle delle antenne dei cellulari, ma anche del Wi-Fi: si tratta, infatti, di dispositivi in grado di emanare uno stesso tipo di radiofrequenze.
L’Istituto di Oncologia e Radiobiologia di Kiev, in Ucraina, ha raccolto i dati di circa 100 ricerche scientifiche che dimostrerebbero come l’utilizzo di smartphone e Wi-Fi sia collegato a malattie come il cancro, ma non solo: durante queste ricerche, sono stati studiati gli effetti delle radiazioni da radiofrequenza a bassa intensità, le quali darebbe luogo anche alla produzione di radicali liberi, provocando disturbi come irritazione cutanea, mal di testa, affaticamento e, nei casi più gravi, a sintomi legati al tumore.

Conclusioni

In conclusione, tutti gli studi svolti finora non dimostrano, effettivamente, la correlazione tra l’uso degli smartphone e l’insorgenza di tumori, ad eccezione dell’aumentato rischio di neurinoma dell’acustico.
In tutti gli studi svolti, la maggior parte delle persone ammalate di tumore al cervello non ha dichiarato un uso più intensivo del cellulare rispetto a chi ne fa un utilizzo normale. È bene, però, precisare che le dichiarazioni dei soggetti presi in esame potrebbero non sempre essere veritiere, perché si basano sul tempo trascorso al cellulare negli anni passati e i ricordi potrebbero essere falsati.
È possibile, quindi, affermare che la maggior parte degli studi non mette in evidenza un aumento del rischio legato all’utilizzo intensivo del cellulare: secondo gli esperti e le agenzie internazionali, quindi, i cellulari sono considerati sicuri. Nello specifico, sono considerati più sicuri i cellulari moderni e l’aumento dei ripetitori sul territorio diminuisce, ulteriormente, i rischi.
Ad ogni modo, altri studi non sembrano confermare tali tesi e le ricerche proseguono, quindi, in tal senso.
Naturalmente, la situazione potrebbe rivelarsi diversa per i bambini e anche in modo drammatico: usando questi dispositivi sin dall’infanzia, ciò li renderebbe ancora più sensibili ad eventuali fattori di rischio.

Consigli

Infine, qualche consiglio per evitare i rischi di tumori derivati dall’uso di smartphone:

  • Evitate di utilizzare il cellulare per molte ore di seguito a contatto diretto con l’orecchio;
  • Diminuite il numero di telefonate effettuate con il cellulare;
  • Utilizzate gli auricolari per parlare al cellulare e diminuire l’effetto delle onde elettromagnetiche;
  • Usate il vivavoce, in alternativa agli auricolari;
  • Non tenete lo smartphone sul corpo, anche quando questo è inattivo, ma riponetelo nella borsa o sul tavolo;
  • Telefonate quando avete pieno campo, così da limitare la potenza delle emissioni alla testa;
  • Evitate di telefonare nei mezzi di trasporto, come automobili, autobus, treni e simili e anche in sotterranei, cantine e via dicendo;
  • Informatevi sul livello di emissioni (SAR), quando acquistate un nuovo smartphone;
  • Durante la notte e tutte le volte che è possibile, tenete il cellulare spento o in modalità aereo per diminuire le radiazioni.

Sicuramente, questi piccoli accorgimenti possono diminuire la quantità di onde RF assorbite dai tessuti del corpo.

Cerca con Google