Sono sempre con noi, a casa, al lavoro, al ristorante, prima di dormire e appena svegli, gli smartphone non sono solo dei semplici dispostivi, ma una vera e propria casa, in cui possiamo rifugiarci in ogni momento della giornata. Lo afferma uno studio dell’Ucl, University College London, che ha documentato l’uso dello smartphone in nove paesi del mondo, con particolare attenzione agli anziani.
Il cellulare è diventato la nostra casa
Quando lo si perde o lo si dimentica a casa per un’intera giornata, il rischio è quello di sentirsi spaesati, quasi “senzatetto”, perché è lì che esprimiamo parte della nostra personalità, ma anche dei nostri interessi e dei nostri valori. È lì che entriamo in relazione quotidiana con amici, parenti e conoscenti, tanto da aver barattato il tempo trascorso faccia a faccia con le ore a casa passate davanti allo schermo del cellulare.
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Lo studio è stato condotto in 9 paesi
Una gruppo di 11 antropologi ha trascorso 16 mesi a documentare l’uso dello smartphone in 9 paesi del mondo. L’indagine ha coinvolto alcune regioni di Africa, Asia, Europa e Sud America, con particolare attenzione agli anziani. I risultati dello studio sono stati pubblicati su “The Global Smartphone: Beyond a youth technology“, un nuovo libro coordinato dal professor Daniel Miller.
Perché rischiamo di sentirci più soli
“Il rovescio della medaglia è che in qualsiasi momento, durante un pasto, un incontro o un’altra attività condivisa, una persona può semplicemente scomparire“, sottolinea Miller, “perché torna a casa sul smartphone“. Questo comportamento e la frustrazione che questo gesto può causare, è quello che gli studiosi chiamano la morte della prossimità. Anche quando siamo fisicamente insieme, rischiamo di essere socialmente, professionalmente o emotivamente, soli.
Come il cellulare ci sta cambiando
D’altra parte il cellulare ci sta aiutando a creare una vasta gamma di comportamenti utili, dal ristabilimento di famiglie allargate alla creazione di nuovi spazi per il dibattito. I modi in cui i telefonini ci stanno cambiano non finiscono qui, secondo Global Smartphone. Ad esempio, emoji, gif, immagini, hanno esteso la comunicazione umana oltre la parola parlata o scritta, cambiando anche radicalmente il nostro modo di comunicare.