La cattiva digestione può avere diverse cause. Esistono numerosi rimedi efficaci, sia farmacologici che naturali, da utilizzare per alleviare i sintomi. Si tratta di un disturbo molto comune nel nostro Paese. Si calcola che disturbi di questo tipo rappresentano il 20-30% delle ragioni per le quali un individuo si rivolge al medico di fiducia. Nella maggior parte dei casi si tratta di disturbi facilmente risolvibili se si seguono alcune regole per il cambiamento di abitudini di vita scorrette. In alcuni casi, però, i disturbi che riguardano una cattiva digestione potrebbero indicare anche la presenza di patologie dell’apparato gastroenterico.
Cause
Le principali cause di una cattiva digestione riguardano abitudini di vita scorrette. La digestione può essere messa a dura prova quando si effettua un solo pasto abbondante nel corso della giornata oppure quando si saltano dei pasti. Tutto questo accade perché l’apparato gastrointestinale viene sottoposto ad un lavoro eccessivo, non fisiologico. Di conseguenza la digestione risulta più lenta e più difficile. Bere alcol eccessivamente costituisce un altro fattore che può predisporre ad una cattiva digestione. Questo avviene perché l’alcol ritarda lo svuotamento dello stomaco e di conseguenza la digestione diventa tanto più lenta quanto più alcol si assume.
Anche assumere cibi fritti allunga i tempi della digestione, a causa dell’olio che è grasso e diventa difficile da digerire. La sedentarietà contribuisce a rendere difficile il processo di digestione, perché aumentano i tempi dello svuotamento dello stomaco. Anche il fumo può aumentare il bruciore di stomaco e la produzione di acido. Alcune persone possono avvertire dei sintomi di una cattiva digestione quando assumono degli alimenti, che possono essere responsabili di disturbi digestivi o di intolleranze vere e proprie.
Rimedi
Una cattiva digestione può essere la conseguenza di una patologia che interessa lo stomaco o l’intestino, ma può derivare anche da uno stile di vita non corretto. Per questo motivo il primo rimedio da attuare consiste nel miglioramento delle abitudini alimentari. Fra le prime azioni da effettuare, bisogna masticare con calma il cibo, effettuare un po’ di esercizio fisico e consumare dei cibi maggiormente digeribili. Nell’alimentazione possono essere inserite anche delle tisane capaci di migliorare le funzionalità digestive. Queste modifiche nelle abitudini di vita possono essere sufficienti se il problema è funzionale e non indica la presenza di una patologia. In questi altri casi, infatti, solo il consulto con un medico potrà indicare come procedere per risolvere i disturbi.
Cosa mangiare e cosa non mangiare
Esistono diversi accorgimenti utili per chi ha una digestione lenta e difficile. L’obiettivo è quello di evitare l’assunzione di cibi che causano bruciore di stomaco o gonfiore. Non si devono effettuare pasti troppo pesanti e bisognerebbe evitare cibi ricchi di lipidi e di proteine. Una dieta equilibrata è, quindi, il primo passo da compiere verso la guarigione, cercando di ripartire i nutrienti tra i vari pasti della giornata. In particolare, se la digestione risulta difficoltosa, può essere utile ridurre il consumo di cibi durante i pasti principali della giornata e inserire due spuntini a metà mattina e a metà pomeriggio. In questo modo l’apparato gastrointestinale riuscirà a lavorare meglio.
Naturalmente dovrebbero essere evitati tutti i cibi grassi e i fritti, che aumentano la sensazione di pesantezza allo stomaco perché ne rallentano lo svuotamento. Se è stata diagnosticata un’intolleranza alimentare attraverso degli specifici esami è necessario non mangiare l’alimento in questione. Se è presente anche gonfiore intestinale potrebbe essere utile non consumare verdure appartenenti alla famiglia dei cavoli.
In caso di reflusso gastroesofageo, è necessario non consumare aglio, cipolla e cibi con spezie, come la menta e il peperoncino, che possono far aumentare il bruciore. E’ opportuno non bere alcol, per non aumentare il tempo di svuotamento dello stomaco, e non fumare, per diminuire la sensazione di acidità.
Rimedi naturali
L’omeopatia mette a disposizione tantissime soluzioni naturali, che possono risultare utili in caso di cattiva digestione. Sono dei veri e propri digestivi, che possono essere assunti come tisane o sotto forma di compresse masticabili, due o tre volte al giorno prima dei pasti. Si tratta in particolare di:
- Achillea: è utile per la sua azione spasmolitica. Viene utilizzata spesso per produrre degli oli essenziali dal potere digestivo, che risultano utili per contrastare il reflusso e la gastrite.
- Cicoria: è fondamentale per disintossicare l’intestino. Inoltre favorisce la diuresi.
- Genziana: si tratta di un rimedio naturale importante, perché stimola la produzione degli enzimi digestivi e quindi migliora il processo di digestione.
- Anice: permette di evitare la formazione di gas intestinali e quindi di gonfiore.
- Liquirizia: contribuisce a ridurre la sensazione di bruciore allo stomaco (da evitare in caso di pressione alta).
- Zenzero: favorisce il processo di digestione e combatte la formazione di gas nell’intestino.