Articolo aggiornato il 22 Dicembre 2009
Ammontano a più di un milione e mezzo le pizze che vengono trasportate nella sola Italia all’interno dei contenitori di cartone; ma siamo certi che tale cartone sia a norma, ovvero sia costituito da cellulosa “ vergine” come prescrive la Legge? E quando così non è che rischi si corrono?
I dubbi sulla sicurezza
Secondo l’Unione Nazionale Consumatori molte delle pizze trasportate lo sono all’interno di cartoni con carta riciclata e non è raro che alcuni ftalati, che sono sostanze tossiche, utilizzati per rimuovere gli inchiostri della carta, finiscono in mezzo alla pizza. “ nei cartoni, spiega Elena Venditti, dell’Unione Nazionale Consumatori la temperatura può raggiungere i 60/65 gradi Centigradi e poiché la pizza appena uscita dal forno resta all’interno del cartone per molti minuti, si pone un problema di “migrazione” di possibile sostanze tossiche. L’aspetto paradossale è che su alcuni cartoni ci sono scritte che suggeriscono di riscaldare le pizze nel forno conservandole nei contenitori “.
Eppure l’indagine effettuata dai NAS nel 2007 ha approvato che molti di questi cartoni sono costituiti da tre strati sovrapposti, solo quello a contatto con la pizza è “ vergine” all’esterno sono di cellulosa riciclata che col calore rilascia sostanze tossiche come quelle appena viste.
Mentre sono in corso analisi al fine di verificare il reale pericolo per i consumatori, riportiamo il parere dell’ Istituto Sanitario della Sanità per bocca di uno dei responsabili, la dottoressa Maria Rosaria Milana la quale sostiene che la “ Legge italiana è la più severa in Europa, oltre all’uso di cartone riciclato è vietata anche la presenza di scritte all’interno dei contenitori precauzione necessarie per evitare qualsiasi contatto tra possibile inquinamento ed un alimento come la pizza che essendo umido ricco di grassi è in grado di estrarre dal cartone sostanze sgradite “.
Ma a questo punto intervengono anche gli esponenti del Food Packaging Materials del Centro di Certificazione e Analisi che riportano l’evidenza che tale problema non riguarda solo i contenitori delle pizze, difatti si sono intensificati i controlli delle dogane su pentole in acciaio e tegami in ceramica cinese. Tali analisi verificheranno se la cessione in questi contenitori di metalli pesanti sono all’interno dei limiti previsti dalla Legge.