Carie: sintomi, cause e cura

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Articolo aggiornato il 21 Dicembre 2016

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La carie è un problema che affligge molte persone e che è in grado di provocare importanti sintomi. Le sue cause possono essere diverse ed è – come per tutte le patologie, del resto – necessario intraprendere una cura, il prima possibile, per evitare possibili complicazioni. La carie è una condizione permanente della superficie dura dei denti, caratterizzata da aperture e fori. Ma qual è la sintomatologia esatta legata alla carie? Quali sono le sue cause? Quale il trattamento per poter giungere alla guarigione? Scopriamo di più in merito.

Cos’è

Cos’è la carie? Come anticipato prima, si tratta di una condizione permanente che interessa la superficie dura dei denti e che è caratterizzata da aperture e fori. La carie dentaria è uno dei disturbi più comuni al mondo.

I sintomi

I sintomi legati alla carie variano in base alla sua localizzazione ed estensione: per questa ragione, ad esempio, quando la carie è agli inizi, può essere addirittura asintomatica. Maggiore è il buco presente nel dente colpito da carie e più forti saranno i sintomi, che possono includere mal di denti, fori visibili, alitosi – per cui esistono diversi rimedi – sensibilità dei denti, dolore quando si mangia o beve e pus intorno al dente. Se non trattata tempestivamente, la carie può provocare diverse complicazioni: ascessi dentali, denti rotti, perdita dei denti, problemi di masticazione e infezioni gravi.

Le cause

Quali sono le cause della carie? Questa patologia può essere dovuta a diversi fattori, tra cui un’errata pulizia dei denti, la presenza di batteri, spuntini frequenti e il consumo di bevande zuccherate. Naturalmente, nella bocca, sono presenti diversi tipi di batteri che si nutrono di alcuni tipi di zuccheri e alimenti – motivo per cui l’igiene dentale è di fondamentale importanza – ed è proprio l’azione di tali batteri a danneggiare lo smalto dei denti raggiungendo, successivamente, gli strati più profondi di questi: la prima parte dell’attacco consiste nella formazione della placca dentale – una specie di pellicola che ricopre i denti – nel deterioramento dello smalto esterno, nell’attacco alla dentina – ovvero, quello strato più morbido e nascosto dei denti – e, infine, nel raggiungimento delle radici e della polpa che contiene i vasi sanguigni e i nervi, la quale si irrita per via dei batteri.

I fattori di rischio

Esistono, poi, dei fattori di rischio da tenere in considerazione. La carie può verificarsi con maggiore frequenza nei denti posteriori, cioè molari e premolari. Anche alimenti e bevande possono favorirne l’insorgenza: ad esempio, gelati, zucchero, miele, frutta secca, biscotti, dolci, caramelle, patatine e simili. Fare spesso degli spuntini può essere un altro fattore di rischio: mangiare o sorseggiare bibite spesso favorisce la produzione di acidi. La mancanza di fluoro può favorire la carie, così come un’inadeguata o assente pulizia dei denti subito dopo aver mangiato o bevuto, l’età, la secchezza della bocca – la saliva lava via cibo e placca dai denti – otturazioni dentali usurate, anoressia – da non trascurare – bulimia, bruciore di stomaco e trattamenti contro il cancro.

La diagnosi

Alla comparsa di segni e sintomatologia, è necessario contattare il medico che, tramite una serie di analisi ed esami, stabilirà la diagnosi e, dunque, la terapia più adatta al caso specifico. Oltre alla visita medica e allo studio dei sintomi, potrebbero essere richiesti ulteriori test, come degli esami con raggi X.

La cura

Quali sono i rimedi contro la carie? La cura dipende dall’estensione della carie presente. Generalmente, la terapia prevede l’assunzione di farmaci antibiotici, trattamenti al fluoro – quando la carie è agli inizi – otturazioni, corone o la devitalizzazione dei canali radicolari: quest’ultimo caso si rende necessario – in anestesia locale – quando la carie raggiunge l’interno del dente – ovvero, la polpa – e consiste nell’asportazione del nervo, decretando la morte definitiva del dente. Nei casi più gravi, poi, è possibile procedere con delle estrazioni dentarie. Generalmente, i denti – in seguito ai trattamenti più invasivi – possono essere ricostruiti dal dentista.

La prognosi

Infine, la prognosi dipende da diversi fattori, quali la tempestività di intervento, la gravità della condizione e l’estensione della carie, oltre che dallo stato di salute e dall’età del paziente. Certamente, tramite regolari visite dentistiche – almeno una volta l’anno – e buone abitudini igieniche, la prognosi è abbastanza buona.

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