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Articolo aggiornato il 1 Novembre 2023
La carie secca è una condizione patologica della bocca, che può manifestarsi su uno o più denti, su pazienti di qualsiasi età. Meno comune della normale carie dentale, è più difficile da riconoscere e, proprio per questo motivo, più facile da sottovalutare.
Carie secca: perché è importante affidarsi ad uno specialista
Cerchiamo in questo approfondimento di comprendere quali siano le sue caratteristiche e perché è sempre importante affidarsi alle cure e alla consulenza di uno specialista per risolvere questi e altri problemi dell’igiene orale.
Iniziamo subito con il condividere come la carie secca sia una patologia che ha un’origine batterica, manifestata in una forma meno aggressiva rispetto alla tradizionale infezione dello smalto dentale.
Di fatti, mentre la carie dentale che consociamo tutti ha la tendenza a crescere costantemente di dimensioni, fino a determinare la graduale distruzione della corona del dente e, nei casi più gravi, indurre alla devitalizzazione dello stesso, la carie secca è una carie che tende a bloccarsi o arrestarsi completamente in modo spontaneo.
Come riconoscere la carie secca
La carie secca si manifesta con un piccolo puntino nero o un foro di dimensioni ridotte sulla superficie dentale.
Riconoscere la carie secca non è sempre possibile a occhio nudo: si tratta infatti di una deformazione della corona che è spesso minuscola e, come tale, uno sguardo esperto potrebbe non essere in grado di intercettare.
La buona notizia è che, se intercettata tempestivamente e tenuta sotto controllo, spesso non richiede un intervento drastico se non provoca specifici e particolari danni alla dentatura.
Le cause e i sintomi della carie secca
La formazione della carie secca è dovuta principalmente ad una combinazione di fattori, tra cui:
- Placca batterica: I batteri che sono presenti nella placca dentale metabolizzano gli zuccheri presenti nei cibi e nelle bevande, producendo acidi che danneggiano lo smalto dei denti.
- Dieta poco sana: Il consumo eccessivo di cibi ricchi di zuccheri o carboidrati può aumentare il rischio di carie secca.
- Igiene orale scarsa: L’igiene orale scarsa può consentire ai batteri di proliferare.
La carie secca è spesso asintomatica e può passare inosservata. Tuttavia, in alcuni casi, ecco quali sono i sintomi più comuni:
- Decolorazione: I denti possono sviluppare piccole macchie bianche o opache.
- Sensibilità: Potresti avvertire sensibilità ai cibi caldi, freddi o dolci.
- Rugosità: La superficie dei denti potrebbe essere più ruvida al tatto.
Come trattare la carie secca
Ma allora come trattare la carie secca, considerato che spesso non si vede, è asintomatica e magari non produce danni al dente?
Il fatto che la carie secca possa essere meno pericolosa di quella tradizionale (che peraltro a volte costituisce una evoluzione della carie secca!) non sta certamente a significare che debba essere sottovalutata.
Nel caso in cui si sospetti di avere un dente con carie secca è infatti buona norma contattare subito il dentista di fiducia: sarà tale specialista a decidere cosa fare, se intervenire per la rimozione o limitarsi a tenerla sotto controllo.
In ogni caso, nella maggior parte delle ipotesi si preferisce intervenire. Sebbene la carie si sia arrestata, infatti, il dente intaccato non può certo definirsi sano e, seppur lentamente, il processo di erosione dentale potrebbe andare avanti.
Si tenga inoltre conto che la carie secca può riattivarsi in ogni momento e che per tale ragione deve essere periodicamente monitorata al fine di impedire che cresca e distrugga parte della corona dentale.
Come prevenire la carie secca
Prevenire e impedire la crescita della carie secca sui denti dipende dal modo con cui si cura la propria igiene orale. In altri termini, le regole di prevenzione della carie secca non sono molto dissimili da quelle che si dovrebbero seguire per prevenire la generalità delle patologie che interessano la nostra bocca.
Consigliamo pertanto di:
- Lavare i denti almeno tre volte al giorno e comunque dopo ogni pasto utilizzando uno spazzolino da denti, prevalentemente a setole medio-morbide, e un dentifricio;
- Passare con regolarità il filo interdentale, almeno una volta al giorno e, preferibilmente, la sera prima di coricarsi;
- Scegliere un dentifricio di natura antibatterica, che sia specifico per la prevenzione delle carie;
- Disinfettare la bocca con un collutorio antiplacca da utilizzare dopo essersi lavati i denti con spazzolino e dentifricio;
- Rispettare un piano di visite periodiche dal dentista, con una cadenza almeno semestrale, cogliendo tale occasione di controllo per effettuare una seduta di igiene orale professionale;
- Contenere il ricorso ai cibi e alle bevande dolci e zuccherate, preferendo invece un’alimentazione più sana, equilibrata e bilanciata.
Quanto può durare una carie?
La durata di una carie può variare da persona a persona e dipende da diversi fattori, tra cui la gravità delle carie, la qualità dell’igiene orale e il trattamento ricevuto. In alcuni casi, una carie può progredire lentamente nel tempo, richiedendo mesi o anni prima che diventi abbastanza grave da richiedere un trattamento. La progressione lenta significa che l’igiene orale è buona. Al contrario, ci sono anche le carie che progrediscono rapidamente, soprattutto quando vengono trascurate. Fattori come assunzione di cibi ricchi di zucchero e scarsa igiene dentale possono accelerare la progressione.
Se una carie viene rilevata in una fase precoce, potrebbe richiedere un intervento minimo, come l’applicazione di fluoro o la sigillatura dei denti per arrestarne la progressione. In questo caso, la carie può essere controllata al meglio. Se una carie diventa abbastanza grave c’è bisogno dell’intervento odontoiatrico. In questo caso, la sua durata sarà influenzata dalla natura del trattamento.
In generale, è importante riconoscere l’importanza di una diagnosi precoce e del trattamento tempestivo delle carie per prevenire la progressione e proteggere la salute dei denti. Un’adeguata igiene orale, una dieta equilibrata e le visite regolari dal dentista svolgono sicuramente un ruolo chiave nel mantenere i denti sani e prevenire il peggioramento della carie.
Quanto ci mette una carie a crescere?
Il tempo di crescita di una carie dentale varia da persona a persona e dipende comunque da una serie di fattori. Non esiste quindi una regola precisa che stabilisca quanto ci mette una carie a crescere, ma ci sono considerazioni generali da tenere in conto. Il tempo e la velocità di crescita di una carie varia in base alla salute dentale individuale, alla dieta, alle pratiche di igiene orale e anche alla predisposizione genetica. Il tempo di crescita di una carie dipende anche dallo stile di vita, una dieta ricca di zuccheri accelera sicuramente la crescita. Ancora, anche la posizione della carie sul dente può influenzare la sua crescita. Le carie che si sviluppano nelle fessure dei denti progrediscono lentamente.
In ogni caso, le visite regolari dal dentista per controlli e pulizie possono aiutare a rilevare le carie in uno stadio precoce e prevenire la loro crescita. In generale, le carie dentali possono svilupparsi lentamente nel corso di mesi o anni, oppure possono progredire più rapidamente in alcune situazioni.
Si può togliere la carie senza trapano?
Molti pazienti, soprattutto se hanno paura del dentista o soffrono di particolare sensibilità, si domandano se sia possibile o meno togliere la carie secca senza trapano.
Purtroppo, la loro tendenza ad approfondire queste opportunità è indotta anche dal fatto che su molti siti si fa della disinformazione su questo tema, lasciando intendere che sia realmente possibile togliere la carie secca da soli, senza pertanto ricorrere alla consulenza e all’intervento professionale del dentista.
Le soluzioni che promettono questo miracoloso risultato sono principalmente legate a formulazioni che emettono biossido di alluminio, un minerale che con le sue particelle micronizzate può utilizzare l’energia cinetica per abradere il tessuto dentale cariato. Non si tratta certamente di una soluzione fai da te, considerato che occorre un macchinario specifico e una grande abilità nell’indirizzare il getto verso lo smalto cariato, risparmiando così il tessuto sano.
Un’altra tecnica che viene spesso promossa per la rimozione della carie è quella EAER, che consiste nell’accelerare il movimento naturale di calcio e fosfato nel dente danneggiato stimolandone così la riparazione. Per quanto interessante, però, la tecnica non ha ottenuto finora sufficienti pubblicazioni per poterne incoraggiare la diffusione.
Se le tecniche di cui sopra hanno per lo meno un fondo di interesse concreto, lo stesso non si può certamente dire per le soluzioni fai da te che vengono vendute anche online, come quelle sotto forma di dentifrici per rigenerare lo smalto: l’erosione dello smalto è infatti irreversibile, e il nostro organismo – per quanto intelligente – non riesce a rigenerare in maniera autonoma.
Dunque, ripetiamo ancora una volta come non esistano dei dentifrici che possono essere in grado di curare le carie già presenti. L’unico obiettivo che possono raggiungere (come quelli che contengono alte percentuali di silicato di calcio e fosfato di sodio) è rafforzare lo smalto dentario.
Insomma, in caso di carie secca sospetta o accertata, l’unica cosa da fare è andare dallo specialista…
Riconoscere e prevenire la caria secca è essenziale per mantenere una buona salute orale. Questo perché anche se nella fase iniziale potrebbe sembrare lieve, se non curata in modo adeguato, può progredire a carie più avanzate che richiedono cure dentali più invasive. La prevenzione, quindi è la chiave per garantire ai nostri denti una buona salute a lungo termine.