Cardiologia: l'ecocardiogramma da sforzo

Con l'ecocardiogramma da sfrozo ci sarà la possibilità di vedere le condizioni del cuore e della sua irrorazione, prima e dopo uno sforzo fisico

Articolo aggiornato il 4 Febbraio 2008

cuore
Un altro tassello in più per la diagnosi di malattie a sfondo cardiovascolare è stato aggiunto dall’ASL di Chieti che ha presentato, l’Ecocardiogramma da sforzo. Infatti, come è stato reso noto dal Centro Medico, “Presso l’Ospedale «SS. Annunziata» di Chieti è ora possibile eseguire un esame chiamato «Ecocardiogramma da sforzo» che va ad ampliare l’offerta diagnostica non invasiva delle malattie cardiovascolari. Il Policlinico teatino – spiegano i medici dell’Unità operativa di Cardiologia Universitaria – è l’unico centro a praticare tale esame in Abruzzo”.

In pratica si tratta di un test che consente di osservare ecograficamente il cuore durante e dopo esercizio fisico, potendo così diagnosticare per tempo eventuali ischemie del miocardio anche nell’ipotesi che queste non siano ancora palesate, sintomatologicamente.
In questo modo, verrà offerta la possibilità di osservare con precisione, mediante tale esame, se la gittata di sangue verso il cuore è sufficiente, allo stesso modo in cui l’organismo è a riposo rispetto a quando è sottoposto a sforzo fisico, o se invece, il ridotto lume dei vasi arteriosi, soprattutto coronarici, a causa di processi aterosclerotici in atto, durante lo stress da sforzo, possono limitare al tal punto l’irrorazione sanguigna verso il cuore al punto da produrne un danno, compreso l’infarto.
Tale esame, che molto presto avrà larga diffusione in ogni regione d’Italia, si rivolge a tutti quei pazienti, già sottoposti ad elettrocardiogramma senza che si sia riusciti ad interpretare la causa dei sintomi lamentati dal paziente, ad esempio, quei casi ancora dubbi di malattia coronarica, oppure, in quei soggetti dove la diagnosi di vizio valvolare non è ancora sufficiente per valutare il rischio clinico del paziente e non v’è altra possibilità per controllare il comportamento del cuore e delle sue valvole durante lo sforzo fisico.
Attualmente l’ecocardiogramma da sforzo viene eseguito presso l’Asl di Chieti dai medici dell’unità operativa di Cardiologia Universitaria diretta dal professor Raffaele De Caterina. Cardiologo responsabile dell’esecuzione del test è il dottor Francesco Iachini-Bellisarii, ambulatorialmente prenotandosi al numero verde: 800 324 632 .
Le modalità di esecuzione consistono nell’osservazione del quadro cardiologico del paziente prima dello sforzo, con analoghe modalità attuate per un normale ecocardiogramma, successivamente al paziente viene chiesto di pedalare con sforzi progressivamente maggiori e, sulla base dei referti ottenuti, si passa al raffronto fra le immagini ecografiche del cuore in condizioni di riposo, rispetto a quelle riscontrate in condizioni di sforzo. Fin’adesso risultati sovrapponibili a quelli ottenuti dall’ecocardiogramma da sforzo si potevano avere con la ecocardiografia da stress farmacologico e con l’ausilio della scintigrafia miocardica, pratiche che si preferisce, nel possibile abbandonare, perché gravate da effetti collaterali, anche seri, la prima, per via di eventuali reazioni allergiche che si potrebbero riscontrare in corso di esame a causa dei farmaci iniettati endovena, la seconda, a seguito delle radiazioni che il paziente deve subire, fatto che a volte, ne sconsiglia, in determinati casi clinici particolari, addirittura l’indicazione.