Capillari rotti: quando appaiono, siamo davanti alla manifestazione della fragilità capillare, le cui cause possono essere molteplici.
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Vediamo quali sono le principali cause dei capillari fragili, quando si rompono, quali sono i rimedi naturali o medici per trattarli o prevenirli.
Cosa sono i capillari rotti
Ma prima di tutto rispondiamo alla domanda: che cosa sono i capillari? E cosa succede ai capillari rotti? Partiamo col chiarire che i capillari svolgono un’azione importantissima in quanto trasportano ossigeno nei posti più periferici del corpo. Sono delle piccolissimi vasi in cui terminano vene e arterie, che fanno parte del sistema della microcircolazione sanguigna. Per una serie di cause i capillari rotti hanno perso la loro naturale elasticità, diventando più fragili. Così si dilatano e si rompono sia spontaneamente o anche a causa di colpi o piccoli traumi.
Quello che poi si nota a livello estetico, sulla pelle, possono essere i risultati di piccole emorragie interne, ecchimosi, ematomi dolenti o anche petecchie senza dolore che si manifestano in superficie. La rottura dei capillari può avvenire anche sul viso oltre che sulle gambe. Ma in questo articolo parleremo anche dei capillari dell’occhio e come si curano. Andiamo per ordine e vediamo prima di tutto le cause dei capillari rotti, che in medicina vengono definite teleangectasie.
Cause capillari rotti
Le cause dei capillari rotti possono essere diverse, interne o esterne, quindi fisiologiche oppure legate a scorrette abitudini quotidiane e stili di vita non sani. Si può trattare di una carenza di vitamina C. La dilatazione dei capillari può essere un fenomeno dettato dall’invecchiamento e velocizzato dall’assunzione di alcool e al fumo, oppure favorito dall’uso di alcuni particolari farmaci, come corticosteroidi, antinfiammatori e anticoagulanti.
In caso di infiammazione acuta di capillari (sia arteriosi che venosi) parliamo di capillarite, un disturbo che può interessare sia i capillari cutanei che quelli viscerali. Può avere origine da malattie infettive, malattie metaboliche, vasculiti (infiammazioni dei vasi sanguigni) e si manifesta con piccole emorragie e rottura dei capillari della pelle (porpora) o con piccoli punti necrotici che sono spesso soggetti a ulcerazioni. Inoltre cause comuni dei capillari rotti possono essere squilibri ormonali legati, per esempio per le donne, al periodo della gravidanza.
Cause capillari rotti nelle gambe
C’è poi da dire che molte persone manifestano capillari rotti sulle gambe e altre zone del corpo in seguito a predisposizione genetica. Se ci sono problemi di circolazione del sangue è conseguente la fragilità capillare e quindi la dilatazione e la rottura dei capillari sulle gambe e sulle cosce. E molti che ne soffrono sanno che il disturbo peggiora stando seduti, nella stessa posizione, o in piedi per lungo tempo. Ulteriore causa della comparsa dei capillari sulle gambe è in genere il sovrappeso e l’obesità. Il motivo è evidente, dato che l’eccesso di peso provoca una maggiore pressione proprio sugli arti inferiori che vengono stressati con compromissione della corretta circolazione sanguigna e linfatica.
A causare la rottura dei capillari sulle gambe possono essere gli sbalzi caldo-freddo e l’esposizione prolungata alle alte temperature. Ma ricordiamo che i capillari sulle gambe si accompagnano a stati di insufficienza venosa e a varici (vene varicose). Questo provoca il ristagno della circolazione sanguigna, con conseguenti gambe gonfie, sensazione di pesantezza e fastidi come formicolio e prurito. Il tutto si accompagna spesso alla presenza di cellulite.
Rimedi per i capillari rotti
I rimedi più adatti a curare i capillari rotti devono essere prescritti da un medico specialista che dopo un’attenta analisi della situazione potrà dare la sua diagnosi e la terapia risolutiva. Ad ogni modo possiamo dire, in via generale, che i rimedi per capillari rotti e fragili più usati sono creme e pomate da usare direttamente sulle zone interessate e altri farmaci da banco generici che vanno a trattare la fragilità capillare, ad esempio reintegrando la vitamina C o aiutando la tonicità dei vasi sanguigni.
Occorre poi mantenere la pelle ben idratata e si possono usare prodotti a base di Fospidina, sostanza naturale che unisce le proprietà di fosfolipidi e glucosamina, che agiscono idratando in profondità e rigenerando la cute. Ci sono anche rimedi naturali a cui possiamo affidarci per trattare la fragilità capillare, e altre metodologie, come i trattamenti laser, che approfondiamo di seguito.
Rimedi capillari rotti
Quali sono i migliori rimedi per trattare i capillari rotti presenti sulle gambe? Prima di tutto si parte dal seguire uno stile di vita quanto più sano possibile. Si deve seguire un’alimentazione naturale leggera evitando l’eccesso di grassi e zuccheri e privilegiando frutta, verdura e cereali integrali.
È bene limitare l’assunzione di sale che favorisce la ritenzione idrica. Bisogna cercare il più possibile di mantenersi in peso forma evitando la vita sedentaria e facendo movimento e sport con costanza. Anche dire basta al consumo di sigarette e di alcol può aiutare a prevenire la rottura dei capillari sulle gambe. Ovviamente, in caso di predisposizione genetica i capillari tendono ugualmente a dilatarsi con facilità, perdendo la propria elasticità, e manifestandosi sulla superficie della pelle. A questo punto possiamo affidarci a rimedi naturali o rimedi medici e farmacologici per tenere sotto controllo la situazione.
I rimedi naturali contro i capillari rotti
Si può trattare il problema della rottura dei capillari con dei rimedi naturali. L’azione disintossicante delle tisane depurative può aiutare. Utile a questo proposito è l’ippocastano, che produce un composto chiamato escina, in grado di ridurre il gonfiore delle gambe nei soggetti che soffrono di insufficienza venosa.
L’arancio dolce protegge la circolazione capillare e riduce l’infiammazione, l’equiseto agisce come diuretico e, quindi, riduce il gonfiore causato da ritenzione idrica. I flavonoidi, che si trovano ad esempio negli estratti dei semi d’uva, sono ideali per migliorare la circolazione. E’ poi da non dimenticare l’arnica, che ha effetti antidolorifici e antinfiammatori e viene usata a livello topico.
Rimedi medici
I rimedi medici per la cura dei capillari fragili puntano a tonificare e ristrutturare le pareti dei vasi sanguigni, eliminare il ristagno dei fluidi e quindi placare le infiammazioni causate dall’eccesso di liquidi nelle cellule. Oltre che stimolare l’attivazione del sistema linfatico per smaltire i liquidi che si sono già accumulati nei tessuti. Risulta quindi utile assumere compresse a base di diosmina ed estratti vegetali, ad esempio di edera, rusco, vite rossa, ribes nero, ippocastano, meliloto, mirtillo, e centella asiatica.
Oltre che per via interna anche l’applicazione di creme, gel o olio medicamentoso possono essere utili, soprattutto d’estate, per dare anche una sensazione rinfrescante sulla pelle. Nei casi più gravi si può curare la fragilità dei capillari con trattamenti laser, l’ozonoterapia o la scleroterapia. Vediamo in cosa consistono.
Trattamento laser, scleroterapia e ozonoterapia
Esistono diversi trattamenti efficaci per trattare i capillari rotti, ma solo un medico specialista può capire quale è il metodo più adatto alla propria condizione. Ad esempio come funziona il trattamento laser? Il laser vascolare consiste nell’emissione di una luce che viene assorbita dai capillari, il sangue coagula con conseguente assorbimento dell’inestetismo. La pelle e gli altri tessuti non vengono danneggiati e non restano cicatrici, anche se ci vogliono diverse sedute per ottenere risultati visibili e dopo il trattamento bisogna evitare l’esposizione diretta al sole. Con la scleroterapia si va invece ad iniettare direttamente nei capillari una sostanza che ne danneggia le pareti provocando una saldatura e il riassorbimento dei vasi. In maniera opposta funziona la tecnica dell’ozonoterapia, che non provoca una distruzione dei capillari ma la loro rivascolarizzazione tramite iniezione di ossigeno-ozono.
Terapia farmacologica
Il modo più semplice e immediato per trattare i capillari rotti è seguire una terapia farmacologica. Che ricordiamo, deve sempre essere consigliata da un medico. Allo scopo vengono prescritti integratori per aiutare il trofismo di vene e capillari e favorire il microcircolo alleviando il gonfiore e l’insufficienza venosa delle gambe. Sono un esempio farmaci integratori a base di diosmina, esperidina e flavonoidi. Risultano utili anche pomate a base di vitamina K, vitamina C e vitamina E.
Come prevenire i capillari rotti
Per prevenire la comparsa di capillari rotti è necessario stare attenti al proprio stile di vita. Abbiamo già detto che occorre seguire una sana alimentazione ricca di frutta e verdura, evitando i cibi troppo grassi e piccanti, l’alcool e le bevande gassate e zuccherate.
Occorre fare sport e in genere attività fisica evitando la sedentarietà e il fumo. Sì alle passeggiate, anche per evitare il sovrappeso, ed è meglio fare le scale che prendere l’ascensore.
È meglio limitare la vicinanza per troppo tempo a fonti di calore come stufe, camini, termosifoni o borse di acqua calda. Da evitare anche l’uso di cerette a caldo. Vanno limitati i bagni troppo caldi (la temperatura dovrebbe restare sui 37-38 °C) e sotto la doccia è meglio alternare sulle gambe getti di acqua fredda e calda, terminando con un getto di acqua fredda e seguendo la direzione da giù a su. Questo per favorire la circolazione.
Va evitato anche il mantenimento della stessa posizione (in piedi o seduti) per troppe ore e non bisogna accavallare le gambe. Può essere molto utile non indossare abiti troppo aderenti o tacchi troppo alti per permettere la giusta circolazione del sangue. Se si hanno varici è bene indossare le calze elastiche, soprattutto durante l’estate.
Capillari dell’occhio
La presenza di capillari nell’occhio diventa evidente quando appaiono sulla sclera, che è la parte bianca dell’occhio, delle piccole vene rosse. In genere scompaiono da sole in breve tempo ma se provocano fastidi prolungati o sono associate ad altri sintomi occorre approfondire l’argomento. Le cause della rottura dei capillari dell’occhio (in medicina si parla di iposfagma in presenza di emorragia sottocongiuntivale), spesso sono riconducibili a stress visivi, come leggere con poca luce, stare troppo tempo davanti a pc o smartphone, stare troppo alla luce del sole. Oppure in seguito a sforzi come tossire o starnutire. Gli occhi rossi o arrossati possono essere causati da aria troppo secca o irritazione da agenti esterni (polvere, uso di lenti a contatto, corpi estranei entrati nell’occhio).
Come si curano
La cura per la rottura dei capillari dell’occhio, se necessaria, deve essere prescritta da un medico specialista poiché può avere cause anche gravi che vanno chiarite, quindi è bene non seguire cure fai da te. Soprattutto se la presenza di capillari nell’occhio è associata ad altri sintomi come mal di testa, dolore insistente o secrezioni. In genere però basta attendere alcuni giorni per la scomparsa delle vene rosse negli occhi. Per favorire l’idratazione possono essere somministrate semplici lacrime artificiali, colliri lenitivi per calmare l’irritazione, colliri cortisonici o antibiotici se la causa è allergica o infettiva.