Dalla scienza e, in particolare, dall’eccellenza della ricerca italiana e dalla buona sanità del Bel Paese, arriva una buona notizia per i pazienti affetti da una forma tumorale che colpisce il midollo osseo, il mieloma multiplo. Il trapianto autologo di cellule staminali può essere portato a termine con maggiore successo e con rischi minori di progressione della malattia, grazie a una nuova efficace terapia.
Un nuovo efficace alleato delle cellule staminali autologhe reinfuse per contrastare lo sviluppo e la diffusione del mieloma multiplo: ecco quanto emerge da una ricerca condotta in ben 73 centri ematologici e oncologici italiani, recentemente pubblicato sulle pagine dell’autorevole rivista The Lancet.
La sperimentazione tutta italiana, che è stata condotta da un team di ricercatori guidati dal professor Michele Cavo dell’Istituto di Ematologia “Seragnoli” dell’ Universita’ di Bologna, Azienda Ospedaliero-Universitaria S.Orsola-Malpighi, ha coinvolto circa 500 pazienti, affetti dalla neoplasia che colpisce il midollo osseo. Gli esperti italiani hanno dimostrato che una nuova terapia farmacologica, una combinazione di tre farmaci, VTD, consente di triplicare la percentuale di remissioni prima del trapianto, rispetto al trattamento convenzionale, maggiormente diffuso in questi casi, che prevede l’abbinamento di due farmaci, come talidomide e cortisone, TD.
60 giorni di terapia, somministrando al campione di pazienti coinvolti la combinazione dei tre farmaci, sono bastati agli esperti per dimostrare l’evidenza: la percentuale di remissioni ottenuta con VTD è risultata pari al 31%, mentre è stata dell’11% con TD.