Articolo aggiornato il 28 Agosto 2009
La scienza se l’è chiesto a lungo fino a trasformare una consapevolezza poco suffragata dai fatti reali e più basata su fatti empirici, in certezza quasi assoluta; i soggetti Down hanno meno possibilità di imbattersi nel cancro. Oggi non vi sarebbero molti dubbi sul fatto che le malattie neoplastiche, ad eccezione della leucemia, hanno una ricaduta sui soggetti Down inferiore di almeno il 10% .
La certezza giunge dal Children Hospital di Boston, i cui ricercatori sono giunti a tali conclusioni avendo visto che il cromosoma 21, che nei soggetti normali è in numero di due e nei soggetti Down in numero di tre, possiede un gene particolare che pare si opponga efficacemente al cancro.
La ricerca, che è stata pubblicata sulle pagine della rivista Nature, avrebbe dimostrato come il cromosoma 21 degli affetti dalla Sindrome di Down inibisce quei segnali cellulari che consentono al tumore di alimentarsi col sangue del malato e dunque che arresta la crescita dei vasi sanguigni attorno alla massa tumorale; fatto questo che oltretutto evita le metastasi.
Tale scoperta non è importante soltanto a fini accademici, ma anche perché potrebbe in futuro orientare la scienza medica su inedite terapie anticancro.