Camminare: senza scarpe con il Barefooting

Camminare a piedi nudi per riequilibrare il rapporto tra il movimento e il pensiero è una azione che vi riporterà direttamente indietro nel tempo, come se nessun giorno fosse passato da quell'era primordiale, in cui l'uomo e il cosmo erano un sinolo indivisibile.

Articolo aggiornato il 16 Gennaio 2009

Parco per camminareNatura e cura di sè: un binomio questo che descrive perfettamente la sensazione che prova il barefooter quando si trova ad affrontare il suo primo percorso naturistico a piedi nudi in un ambiente predisposto all’attività del camminare scalzo, o al limite in un ambiente davvero incontaminato, come potrebbero essere un giardino o un bosco o una spiaggia.
Barefooting significa camminare a nudo, su un percorso misto, per migliorare la sensibilità del ppiede e per provare sensazioni nuove e profonde. Per preparare il percorso nel vostro giardino potete scegliere diversi materiali: un pò di prato, un pò di fango, dei sassi piatti, delle foglie secche, della sabbia, dell’erba bagnata e il gioco è fatto. 
 

Camminare
a piedi nudi riporta a uno stato primordiale, permette di rivivere sensazioni dimenticate, come il caldo e il freddo, il liscio, il ruvido, il duro, il molle, l’asciutto o il bagnato, sentito direttamente attraverso i sensi della pelle del vostro piede. L’esperienza non ha pari in fatto di trattamenti naturali e rimette in moto tutti i vostri punti nevralgici del piede e delle gambe. 
 
Camminare piano, a piedi nudi, senza una scarpa che attutisce e rende omogenea la superficie, costringe a fare passi più meditati, con la presa di coscienza del singolo movimento, costringendovi a coordinare il pensiero al movimento che fate, aiutandovi dunque nel vostro percorso. 
 
Il barefooting è più di un gioco per volersi bene, diventa un modo di vivere, che nella società moderna richiede spazi predisposti a dovere, ma che di fatto restituisce le stesse sensazioni della camminata del primo homo sapiens, moderata a seconda della necessità.  
 
L’avvertimento però è di dovere: non affrontate il barefooting pensando che sia una attività semplice e superficiale, potreste incappare nei disagi/disastri tipici dello sprovveduto, che si trova con ferite, lesioni o traumi a tendini, legamenti e talloni, perché non ha affrontato il percorso mentale di concentrazione sull’azione e si è buttato sui suoi passi senza pensare.
 
 
Immagini tratte da Caguerriera

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