Bruxismo nei bambini e negli adulti: quali le cause e le terapie da seguire? Il disturbo è molto più diffuso di quanto si possa pensare. Secondo dati recenti, è stato calcolato che colpisce quasi un italiano su tre. Coinvolge l’apparato dentale e quello mandibolare. La diagnosi, che dovrebbe avvenire sempre in fase precoce, è complessa e spesso il paziente si accorge di soffrirne soltanto dopo molto tempo. Il bruxismo può colpire tutte le età, compresi i bambini. Negli ultimi anni, soprattutto in seguito al cambiamento degli stili di vita, è particolarmente diffuso.
Sintomi
Il bruxismo consiste nel digrignare i denti in seguito alla contrazione della muscolatura masticatoria, specialmente durante il sonno o nei casi in cui si è sotto stress. Gli esperti affermano che sono 3 su 10 i bambini che soffrono di questo disturbo e l’incidenza più alta sembra essere al di sotto dei 5 anni. Ci sono dei segnali, anche iniziali, che possono far sospettare di soffrire di questo disturbo:
- dentatura danneggiata o consumata,
- rumore notturno,
- tensione mandibolare al risveglio,
- dolore localizzato ai denti,
- cefalea ricorrente.
Cause
Nonostante siano stati fatti molti studi sul bruxismo, non si è riusciti a capire quale sia la causa esatta del digrignare i denti. Vari fattori possono influenzare il disturbo:
- allineamento non corretto tra l’arcata superiore e quella inferiore dei denti,
- risposta al dolore come mal di orecchie o mal di denti,
- stress,
- tensione nervosa,
- ansia,
- iperattività,
- consumo di alcol e caffeina,
- fumo,
- stile di vita caratterizzato da ritmi convulsi,
- effetto secondario dell’uso di alcune droghe sintetiche, come l’ecstasy.
Diagnosi
Non sempre si è consapevoli di soffrire di bruxismo, specialmente quando il problema coinvolge i bambini. A questo punto i genitori, dopo aver parlato con l’esperto, devono identificare alcuni segnali:
- rumore caratteristico durante il sonno,
- dolore alla mandibola nel corso della giornata,
- masticazione che coinvolge l’interno della guancia,
- rosicchiamento delle unghie o di giocattoli.
Nel caso di un paziente adulto, un consulto con un esperto può portare alla valutazione delle sensazioni che si provano prima di coricarsi, al risveglio o delle preoccupazioni, da cui ci si sente afflitti. Si considerano anche i fattori anatomici, come, ad esempio, un disallineamento dei denti.
Terapie
Il trovare una giusta terapia per il bruxismo si basa sul rintracciare la causa scatenante del disturbo. A volte, specialmente se si tratta di una causa psicologica dovuta a tensione, possono aiutare alcuni semplici rimedi, come un bagno, una doccia calda o l’ascolto di musica piacevole prima di andare a dormire. Nel caso dei bambini, è importante rassicurarli riguardo alle loro ansie, ma non sempre il fenomeno si risolve in maniera così facile. Il medico potrebbe decidere di ricorrere a:
- psicofarmaci,
- raccomandazioni basate sulla corretta informazione sul mantenere la bocca in posizione fisiologica con denti staccati e muscoli masticatori rilassati,
- limitare l’alcol, il fumo e il caffè,
- uso del bite dentale, un apparecchio trasparente che si posiziona tra le due arcate dentarie, per mantenere i denti distanti.
Una cura risolutiva del bruxismo non esiste. Gli esperti cercano di contrastarlo, soprattutto limitandone gli effetti negativi.
Effetti
Molto ampia è la gamma di effetti a cui si può arrivare in seguito al bruxismo. Il soggetto che ne soffre può essere colpito da vari disturbi:
- mal di testa,
- mal di orecchie,
- smalto dei denti rovinato,
- denti scheggiati,
- aumento della sensibilità orale al caldo e al freddo,
- dolore facciale,
- problemi alla mandibola.