Bisfenolo A: dove si trova? Quali rischi si corrono nell’utilizzo dei prodotti che contengono questo composto organico? Il bisfenolo lo ritroviamo soprattutto nella sintesi di materie plastiche e negli additivi plastici. Può essere dannoso per la salute, se viene assunto in dosi considerevoli in rapporto al peso corporeo di un individuo. Esso, infatti, è in grado di interferire con il sistema endocrino, perché si comporta come un vero e proprio estrogeno. Alcune ricerche scientifiche, che si occupano della questione ormai da tempo, hanno messo in evidenza che è capace anche di indurre la comparsa di tumori.
Dove si trova
La normativa riguardo al bisfenolo A regola la quantità che di questo materiale si può trovare negli oggetti, anche quelli di uso comune. Su questo punto, però, le leggi differiscono da Paese a Paese. L’intento è quello di evitare pericoli, anche perché questo composto si può trovare in oggetti che usiamo quotidianamente, come le bottiglie di plastica, nel pet e negli oggetti per l’infanzia, come, per esempio, i biberon. Proprio riguardo al biberon, dobbiamo stare attenti alla plastica utilizzata.
A volte lo ritroviamo anche nel rivestimento di alcuni contenitori che sono utilizzati per contenere prodotti alimentari. Rientrano in questo campo anche le lattine per le bibite. Gli studi compiuti su questo composto pongono come particolari soggetti di attenzione specialmente i bambini, che sono soliti consumare cibi in scatola. Certe volte il bisfenolo A viene utilizzato come antiossidante nei plastificanti.
Quali rischi si corrono
I rischi legati al bisfenolo A sono differenti. Non solo questo composto rappresenterebbe uno dei fattori di rischio per la comparsa dei tumori, ma interverrebbe in modo negativo anche sull’azione svolta dai farmaci, che vengono utilizzati come cura per il cancro. In questo modo la chemioterapia risulterebbe inefficace e non consentirebbe l’interruzione dello sviluppo delle cellule malate. Tra l’altro si sospetta che proprio la plastica sia una delle cause dell’infertilità maschile.
Uno studio della Duke University è riuscito a sottolineare come il bisfenolo A possa essere considerato una causa dello sviluppo del tumore al seno e della resistenza di questo tipo di cancro alla chemioterapia. Tutto questo accade perché questa sostanza, che influirebbe anche sul sistema nervoso e potrebbe provocare lo sviluppo del diabete, si comporta come un interferente rispetto al funzionamento normale del sistema ormonale.
Nello specifico il composto potrebbe danneggiare il processo di segnalazione cellulare, perché avrebbe la capacità di disattivare alcuni enzimi importanti del nostro organismo, che si occupano di controllare e raccogliere tutti i segnali cellulari. Come conseguenza si avrebbe un processo di riproduzione delle cellule molto più veloce e incontrollato, che potrebbe portare allo sviluppo di un tumore.