Articolo aggiornato il 25 Luglio 2008
Fino a qualche anno fa, di bioterrorismo, non si parlava quasi mai: se ne occupavano “quelli della CIA” che avevano a che fare con il narcotrafficole e lo smercio di armi chimiche, non era di certo una paura, la sua esistenza si pensava possibile solo in paesi come Libia, Iran, Iraq e cosi’ via.
Poi sono cadute le Torri Gemelle, e qualcosa dentro di noi e’ cambiato profondamente: per la prima volta nella storia avevamo l’impressione di poter essere deboli e alla berlina, attaccabili dai terroristi impazziti e senza nessuna sicurezza, cosa vera e falsa insieme.
Il tempo passato dalle Twin Towers ha dimostrato che non eravamo tutti-tutti in pericolo, perche’ il terrorismo costa, e non puo’ fare fronte a una organizzazione perfetta come quella occidentale, che non ammette il terrirismo tra i crimini di guerra.
Cosi’ abbiamo lentamente cominciato a covare il sospetto versi gli altri, quasi come facevano i lombardi durante la Peste Nera con gli untori, ci siamo chiesti se le persone che conoscevamo potevano essere o meno una spalla per il bioterrorsmo.
I casi di antracite, detta anche carbonio, spedita per posta in plichi di carta, deve fare pensare: davvero non ci sono piu’ i confini.
Nel caso in cui si possa pensare di avere a che fare con personaggi poco chiari che vendono contratti particolari e medicinali simili, bisogna fare segnalazione al Dipartimento di Sanita’ Pubblica.
Nel caso di episodi a carattere locale va avvertita anche la USL di competenza, che provvede automaticamente a rinnovare documenti e prassi per interpretare la situazione del territorio con l’aiuto delle Forze dell’Ordine.