I bimbi in tenera età possono avere numerose patologie, bisogna fare attenzione in particolare nel primo anno di vita.
I bambini generalmente sono molto esposti alle malattie, in particolare a virus e batteri, perché devono sviluppare nel corso del tempo la risposta immunitaria.

Seppure avere un bambino che si ammala spesso rientra nella normalità, è bene sottolineare che nei primi anni di vita ci sono malattie più comuni di altre, che hanno quindi una grande incidenza. La cosa importante è prevenire per evitare che in quel momento il piccolo debba affrontarne troppe insieme.
Bimbi: quali sono le malattie più comuni nei primi anni di vita
Le malattie sono anche molto stagionali quindi sicuramente questa è una variabile da non sottovalutare, un bambino che nasce in primavera o estate avrà un’esposizione differente rispetto a chi nasce in inverno.

- Tra gennaio e febbraio le più comuni sono legate a tosse e mal di gola. Quindi febbre, difficoltà respiratorie e naso chiuso. Per un neonato o un bambino molto piccolo un raffreddore è una condizione irritante perché prova fastidio senza capire esattamente cosa sta accadendo;
- Tra marzo e aprile è molto diffusa la sesta malattia. Trasmessa tramite saliva o muco, i bambini tendenzialmente ne sono colpiti intorno al sesto mese e fino a due anni ma può arrivare anche prima. Questa è un herpes virus di cui bisogna fare attenzione assolutamente perché non ha una terapia, ma ha solo bisogno di tempo;
- Da aprile e maggio, i bimbi possono essere esposti alla varicella. La malattia non ha una cura e anche in questo caso fa il suo decorso. Meglio fare molta attenzione se ci sono presunti casi tra gli amichetti.
- Da giugno a luglio è l’herpes simplex molto diffuso. Si tratta di un virus che viene chiamato anche febbre del labbro ed è antipatico e fastidioso, ancor più per un bambino. Si generano le crosticine, che per eliminare bisogna adottare un antivirale ed è anche contagioso.
- Da luglio ad agosto i bambini sono molto esposti a disturbi intestinali con maggiore incidenza durante l’estate a causa anche della temperatura. I piccoli devono essere sempre correttamente idratati perché con il sudore perdono le sostanze fondamentali. Attenzione, però, anche alle feci, se queste sono anomale bisogna contattare il medico.
- Da settembre a ottobre comune è il raffreddore con tipico malessere generale, naso che cola, starnuti. Fare attenzione a germi e batteri attraverso igiene e pulizia. Questa condizione può sfociare in sinusite, otite e problemi di altro tipo.
- Da novembre a dicembre invece è la febbre con dolori e tosse a fare la sua comparsa, nei bambini in età scolare è altamente diffusa.