Dopo che un neonato ha perso la vita per soffocamento in ospedale, perché la madre si è addormentata dopo l’allattamento e lo ha soffocato con il proprio corpo, sono piovute le critiche sulla pratica del rooming-in, ovvero far stare il neonato nella stanza con la madre sin dai primi momenti.
Quali sono i benefici del rooming-in
Si è addormentata per sfinimento, dopo aver partorito e allattato. È così che è morto il suo bambino appena nato. Questa notizia di cronaca ha sconvolto tutta Italia e sono iniziate a piovere le critiche sul rooming-in.
Cos’è esattamente il Rooming in e perché viene raccomandato alle mamme che allattano? I vantaggi di questa pratica sono scientificamente provati:
- il neonato piange molto meno;
- migliora l’avvio dell’allattamento al seno;
- la mamma si mette subito alla prova nella cura del piccolo.
Perché questa esperienza sia positiva, però, c’è bisogno di una costante supervisione sulle neo-mamme, e di sostegno psicologico e non.
Inoltre l’ospedsale dovrebbe prevedere la presenza del partner o di un’altra persona di fiducia che possa collaborare con la mamma, dove necessario.
La pratica del rooming-in dovrebbe essere un’opzione e non una imposizione e alla madre dovrebbe essere garantito di prendersi cura del bambino solo quando si sente pronta.
Si può infatti presumere che questa pratica non sia la migliore dopo un parto cesareo o dopo un lungo travaglio.
Altri benefici importanti sono:
- un legame più stretto con il proprio figlio;
- notti più serene di riposo;
- la madre impara i segnali del bambino;
- acquisti fiducia come genitore;
Solo tu sai qual è la decisione migliore per la tua famiglia e il tuo bambino, ma tieni conto dei benefici elencati sopra.