Bellezza e intelligenza, binomio surreale, convivenza impossibile? Sembra non essere esattamente così, anzi, dalle ultime scoperte scientifiche sembra emergere con prepotenza una tesi diametralmente opposta: una ricerca condotta da un team di esperti della London School of Economics archivia definitivamente la vetusta convinzione che l’accoppiata bella e stupida fosse l’unica possibile.
Pregiudizi addio, a confermarlo è la scienza: se madre natura ha concesso la bellezza può anche aver concesso, con un gesto di estrema generosità, mal tollerato dai meno fortunati e più invidiosi, una buona dose di intelligenza. I belli non hanno maggiori probabilità rispetto ai bruttini di essere stupidi, anzi.
Non solo essere belli o belle e prestanti fisicamente non è da considerare un fattore discriminante, destinato a incidere negativamente e ineludibilmente sulle proprie capacità intellettive e doti cerebrali, ma, addiruttura, secondo Satoshi Kanazawa, autore dello studio, pubblicato sulla rivista Intelligence, implica un quoziente intellettivo superiore alla media.
L’equazione cambia decisamente prospettiva e termini: i più belli possono vantare, oltre alle indubbie doti fisiche, anche un quoziente di intelligenza superiore, in media, di ben 12 punti rispetto agli altri.
Bellezza e intelligenza vanno davvero a braccetto, lo confermano i risultati dagli esperti d’oltremanica, che hanno esaminato nel corso della sperimentazione i dati relativi a oltre 17.000 inglesi, nati nel 1958, l’evoluzione del loro quoziente intellettivo nel corso degli anni, monitorato attraverso test di intelligenza e quelli emersi nel corso di un’indagine condotta su un campione di circa 20.000 americani.