Un bambino di appena 7 mesi è stato affidato ad un santone per praticare in casa la circoncisione. Il risultato è devastante, e il piccolo adesso versa in gravi condizioni. Il drammatico avvenimento è accaduto in provincia di Vicenza, dove ha trovato sistemazione in via provvisoria la famiglia ghanese del piccolo.
Bambino circonciso in casa a 7 mesi
I genitori del bambino, vittima di questo sciagurato intervento, sono entrambi di religione musulmana e, come prevede la loro antica tradizione, hanno voluto praticare la circoncisione su loro figlio. Purtroppo hanno deciso di affidarsi ad un santone, un presunto medico africano in possesso di passaporto tedesco.
L’uomo, che stando alle prime ricostruzioni gestirebbe un ambulatorio medico in provincia di Verona, ha circonciso il bambino di appena 7 mesi – e non di un anno, come inizialmente diffuso dalla stampa. L’intervento non è andato come previsto, e i genitori si sono presto accorti del malessere del bambino.
In un primo momento si sono recati al pronto soccorso, ma si sono rifiutati di affidare il bambino alle cure dei pediatri del San Bortolo. Solo dopo qualche ora, a causa della grande sofferenza del neonato, sono tornati sui loro passi e hanno permesso ai medici di visitarlo.
Il bambino è stato immediatamente ricoverato in Chirurgia Pediatrica e sottoposto ad un intervento d’urgenza per rimediare ai gravi danni provocati dal santone. Il pene del neonato è stato letteralmente “devastato”, e i medici hanno dovuto sottoporlo ad un’operazione molto delicata.
Innanzitutto i chirurghi hanno pulito approfonditamente l’organo per evitare infezioni, e poi hanno proseguito con la ricostruzione anatomica. Il bambino sta pian piano migliorando, ma le sue condizioni sono ancora preoccupanti.
Le indagini sulla famiglia e sul medico
La questura ha intenzione di aprire un’indagine, su segnalazione dell’ospedale, per far luce sulla questione. Sui genitori, 31 e 29 anni, pende l’accusa di lesioni gravi e favoreggiamento dell’esercizio abusivo di professione medica.
In base alle prime ricostruzioni, entrambi i genitori, di origine ghanese, sono arrivati in Italia la scorsa estate e il piccolo sarebbe nato qualche settimana dopo, in autunno. L’intera famiglia è ospitata in un alloggio gestito da una cooperativa locale. Per l’intervento di circoncisione sul figlio hanno chiesto consiglio ad una coppia di connazionali.
Inviati presso questo santone, i due genitori si sono recati con il treno fino a Verona, per poi aver preso il pullman fino ad una località della quale non ricordano il nome. Inizialmente i problemi di lingua – entrambi non parlano italiano – hanno rallentato la raccolta di informazioni.
Le forze dell’ordine temono che il sedicente medico, artefice di questo intervento disastroso, sia considerato un punto di riferimento per i migranti che giungono nel nostro paese. Continuano quindi senza sosta le indagini per scoprire la sua identità e fermarlo il prima possibile.