Bambini: vacanze senza libri "annullano" tre mesi di scuola

Leggere fa bene: lo si dice e si scrive da tempo

Per i bambini è importante leggere anche d’estateLe vacanze sono agli sgoccioli anche per i più piccoli: i vostri figli si sono dedicati ai compiti delle vacanze oppure non hanno aperto un libro, neppure per una sana lettura, per tutta l’estate? Se sull’utilità dei compiti delle vacanze si discute da tempo, per quanto riguarda l’importanza di leggere anche durante le ferie, un recente studio non ha dubbi: smettere fa perdere parte della capacità di lettura acquisita a scuola.
Lo studio arriva dagli Stati Uniti dove un gruppo di ricercatori dell’Università del Tennessee ha analizzato gli effetti sui piccoli scolari della mancata esercitazione nella lettura durante le vacanze. Il risultato, in fase di pubblicazione sulla rivista scientifica “Reading Psychology” non lascia dubbi: non leggere durante i mesi estivi equivale ad “annullare” le abilità in questo campo acquisite in ben tre mesi passati sui banchi scolastici.
 
A questa perdita di abilità si deve aggiungere la perdita del piacere della lettura, che permette di immergersi in una realtà diversa da quella che si vive quotidianamente, di fare viaggi con la fantasia e che quindi non può che essere un valido passatempo per tutti e a maggior ragione per i più piccoli.
 
E il divario tra chi legge in modo continuativo e chi non lo fa è ben quantificato: “I bambini che non leggono in estate perdono circa 2-3 mesi di capacità acquisite nella lettura, mentre i ragazzi che continuano a leggere anche durante le vacanze tendono a guadagnare circa un mese di abilità in più. Questo crea un divario di 3-4 mesi ogni anno” spiega Richard Allington, autore dello studio. Meglio, quindi, puntare su un’educazione dei propri figli che li spinga a non rinunciare mai a un buon libro, neppure in spiaggia.