La Tac si rivela un prezioso strumento di indagine medica, al quale spesso si ricorre non in modo del tutto appropriato. La questione è stata sollevata dai pediatri dell’Università della California di Davis, i quali hanno preso in considerazione il problema che riguarda essenzialmente i bambini ricoverati d’urgenza in presenza di un trauma cranico.
Gli esperti hanno esaminato i dati relativi a più di 42.000 bambini e sono arrivati a lanciare un vero e proprio allarme. Secondo il loro parere infatti non si tiene in considerazione in maniera adeguata che la Tac può incidere nell’aumentare il rischio di incorrere in conseguenze che in termini di salute non vanno trascurate. Il problema riguarda fondamentalmente la facilità con cui i bambini vengono sottoposti alla Tac, che in molti casi potrebbe essere evitata. In effetti molte volte, secondo gli studiosi, si potrebbe ricorrere ad un semplice esame clinico.
I medici che hanno svolto lo studio hanno avuto la possibilità di constatare che, di tutti i bambini presi in considerazione e che avevano subito un trauma cranico, 15.000 erano stati sottoposti alla Tac, ma solo 60 avevano dovuto affrontare un intervento chirurgico. La Tac spesso non era necessaria, visto che non si trattava di incidenti automobilistici gravi o di infortuni in cui i bambini erano caduti dall’alto.
D’altronde bisogna considerare anche che se il bambino non ha fratture alla base del cranio, non ha perso conoscenza, presenta uno stato mentale nella norma, non vomita ricorrere alla Tac potrebbe essere eccessivo. In particolare un segno distintivo potrebbe essere il mal di testa forte. Secondo gli autori della ricerca si dovrebbe perciò mostrare più prudenza e agire con un maggiore senso di responsabilità.