Articolo aggiornato il 6 Febbraio 2012
Il picco dell’influenza, a lungo annunciato e tanto temuto, complici anche il meteo “siberiano” e le temperature rigide, è davvero in dirittura d’arrivo. Per proteggere i più piccoli, più deboli e maggiormente esposti agli attacchi dei virus influenzali, basta seguire alcune semplici regole, alcuni accorgimenti nel loro stile di vita.
Sarebbero “poche, ma buone”, le regole magiche per fornire ai più piccoli lo scudo giusto, abbastanza resistente per proteggerli dalle aggressioni del virus influenzale di turno. Innanzitutto, l’alimentazione svolge un ruolo chiave: via libera a un regime alimentare equilibrato, ricco, soprattutto, di alimenti e nutrienti alleati del sistema immunitario, come frutta e verdura fresche e di stagione, vitamine e sali minerali.
L’igiene è la protagonista della prevenzione, sempre e comunque. I bambini devono imparare, fin dai primi anni di vita una buona e sana abitudine, che deve essere ripetuta più volte nell’arco della giornata: lavarsi le mani. E’ fondamentale anche che il bimbo impari l’importanza di respirare nel modo corretto, inspirando dal naso, organo preparato a reagire all’attacco di eventuali “intrusi” e non dalla bocca.
No al fumo e allo smog: meglio non esporre i più piccoli al brutto vizio degli adulti, tenendoli alla larga dal fumo passivo ed evitare di farli passeggiare in aree cittadine troppo trafficate, ad alto tasso di inquinamento.
Nessuna apprensione eccessiva, ma la giusta dose di cautela, sì. Quando il bimbo comincia a lamentare i primi sintomi influenzali, dal mal di gola, alla tosse, o presenta qualche linea di febbre, meglio essere prudenti, non mandarlo all’asilo o a scuola, per evitare che il piccolo diventi un ignaro “veicolo” per la trasmissione del virus e che i suoi disturbi peggiorino.