Stamane, in Senato, è stato presentato il nuovo manifesto dei diritti per i bambini prematuri. Questo manifesto assegna al nostro Paese l’importante compito di prendere dei provvedimenti e di stabilire delle giuste e responsabili misure nei confronti di questo problema globale: infatti, riguarda circa 13 milioni di bambini in tutto il mondo, dei quali 500.000 solo in Europa. Il tema della prematurità deve essere affrontato da tutti i Paesi per il bene dei bambini, che hanno tutti i diritti di vivere come qualsiasi altro essere umano.
Il cuore del manifesto, chiamato “Manifesto dei diritti del bambino nato prematuro”, è la ”Carta dei diritti del bambino nato prematuro”. Il succo di questo documento è il diritto del bambino prematuro ad essere considerato come una persona, e di poter vivere tutelato da un punto di vista assistenziale, sociale, sanitario. Il manifesto è il risultato di una serie di riunioni e di decisioni prese da esperti del campo, come neonatologi, ginecologi, genitori e dall’Oms (Organizzazione Mondiale della Sanità). Grazie ad una serie di associazioni, tra le più importanti nel campo della neonatologia e dell’infanzia, è stato reso possibile creare questo documento.
Il “Manifesto dei diritti del bambino nato prematuro” è un vero e proprio traguardo per l’Italia. L’importanza di aver redatto questo documento si capisce analizzando i dati statistici: ogni anno nel nostro Paese nascono circa 40.000 bambini prematuri, che rappresentano il 6,9% di tutte le nascite. Questo discorso e l’importanza di questo tema era stato anticipato da Ban Ki Moon, Segretario Generale delle Nazioni Unite, il 22 settembre scorso. Importante è stato l’intervento dei componenti dell’Advisory Board per il problema della prematurità.