Bambini: chi è più a rischio iperattività?

Una ricerca condotta negli Stati Uniti mette in evidenza che i bambini più a rischio di incorrere nella sindrome da deficit di attenzione e iperattività sono quelli che nell'ultima classe della scuola materna sono più piccoli

Articolo aggiornato il 20 Settembre 2010

bambini sindrome deficit attenzione iperattivitaBambini a rischio sindrome da deficit di attenzione e iperattività. Ma chi è maggiormente a rischio? Secondo una ricerca portata avanti negli Stati Uniti il rischio sarebbe più elevato per quei bambini che nell’ultima classe della scuola materna si trovano ad essere più piccoli rispetto agli altri per le differenze di età determinate dalle leggi sulle iscrizioni a scuola.

Secondo gli studiosi la questione sarebbe determinata dal fatto che i bambini più piccoli vengono messi a confronto con compagni di classe che si trovano ad attraversare una fase più avanzata dello sviluppo. Tutto questo presuppone l’ipotesi che non tutti i bambini con diagnosi da sindrome da deficit di attenzione e iperattività sono realmente malati. Da questo punto di vista non può non preoccupare il dibattito sull’uso improprio dei farmaci che contengono sostanze psicoattive. In Italia da questo punto di vista ci si basa sulla prudenza.
 
Nel nostro Paese infatti esiste un apposito registro dei bambini che sono in cura perché affetti da sindrome da deficit di attenzione e iperattività. Soltanto i centri iscritti al registro possono prescrivere i farmaci a base di metilfenidato e atomoxetina, dopo aver applicato precisi criteri per la diagnosi e per la terapia. In ogni caso si tende prima a privilegiare il trattamento senza farmaci e la psicoterapia.
 
In Italia dunque si evitano gli eccessi degli Stati Uniti, dove si tende maggiormente a ricorrere a farmaci, che non sono affatto privi di effetti collaterali. Di certo è importante tenere in considerazione anche le valutazioni di genitori e insegnanti, ma il punto centrale della questione consiste nel procedere a diagnosi accurate, in modo da stabilire il trattamento più adeguato.

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