Avere il morbillo da adulti: sintomi, cause e cure

Il morbillo, tipica malattia esantematica dell’infanzia, può colpire anche gli adulti, con gli stessi fastidiosi sintomi e le evidenti macchie sulla pelle

morbillo negli adulti

morbillo negli adultiE’ una malattia esantematica, una delle più frequenti e conosciute: è il morbillo, che in questo primo assaggio di primavera “impazza” tra i più piccoli, diffondendosi “a macchia d’olio” tra i banchi di scuola e le classi degli asili, ma non solo. Si tratta di una malattia tipica dell’infanzia, una di quelle “tappe” obbligatorie che ogni bimbo, prima o poi, si trova ad affrontare, ma che, con minore frequenza, può colpire anche i più “grandi”, gli adulti.

In qualità di malattia esantematica, il morbillo provoca la comparsa di un esantema cutaneo, caratterizzato da piccole chiazze rotonde, non ben definite, di colore rosa intenso, che si concentrano, soprattutto, dietro le orecchie e sul resto del volto, e sono accompagnate da prurito. Oltre ai sintomi più evidenti, le macchie, il morbillo può “farsi sentire” anche con un’altra serie di fastidi, come febbre (39°C), tosse secca, catarro, raffreddore, congiuntivite (occhi rossi, fotofobia e lacrimazione) e macchioline rosse sul palato e bianche sulla parete interna delle guance (macchie di Koplik).
 
Il colpevole, in caso di morbillo, contratto sia da bambini sia in età adulta, è un virus, appartenente alla famiglia dei paramixovirus, il morbillivirus. La trasmissione di questa malattia infettiva, tra più diffuse in Europa, avviene attraverso due “veicoli” d’eccezione, cioè le secrezioni nasali e faringee, espulse durante un colpo di tosse o uno starnuto senza le protezioni del caso.
 
I sintomi sono talmente chiari e inconfondibili da rendere la diagnosi “a prima vista” davvero efficace: al medico basta una visita accurata, completa di ispezione dell’esantema, per individuare la malattia, per riconoscere la presenza del morbillo.
 
Identificato con certezza il colpevole, non rimane molto altro da fare se non avere pazienza. Solitamente, infatti, il morbillo guarisce spontaneamente, nell’arco di sei, sette giorni. Per tenere a bada i sintomi più fastidiosi, come la febbre o la tosse, si può ricorrere a rimedi specifici, a farmaci sintomatici, come il paracetamolo, per abbassare la temperatura corporea, aerosol e prodotti mucolitici per sedare la tosse. Utili, dietro consiglio medico, gli antistaminici per lenire il prurito in corrispondenza dell’esantema.
 
Da adulti, come da bambini, meglio concedersi qualche giorno di meritato riposo, in caso di morbillo, sia per ristabilirsi completamente, sia per evitare di diffondere ulteriormente il virus, a suon di colpi di tosse o di starnuti. La bella notizia, in caso di morbillo è che una volta contratto, non sono previste ricadute o “ritorni” imprevisti: la malattia, dopo la prima manifestazione, garantisce l’immunità da future infezioni.

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