Attenzione ai nei: basta biopsie, spazio a esami più avanzati e meno invasivi

nei biopsia

Articolo aggiornato il 26 Maggio 2017

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E’ stata presentata a Milano una nuova metodica diagnostica fortemente innovativa in dermatologia, la microscopia laser confocale, che permette di valutare ampie porzioni di tessuti cutanei con un’invasività prossima allo zero.

Questa nuova tecnica consente di fornire in tempo reale, senza produrre alcun danno cutaneo, immagini dettagliate di cellule delle strutture cutanee con una risoluzione simil istologica.
In presenza di lesioni tumorali, come i melanomi, la rapidità e il vantaggio della diagnosi permetterebbero di agire subito, evitando ulteriori complicazioni. Il taglio e la conseguente asportazione sarebbero fatti solo nei casi di necessità, e non come ora, anche solo su nei che sembrano e che poi non sono maligni, lasciando cicatrici inutili.
La tecnologia è stata presentata dal dottor Pier Luca Bencini, titolare dell’illustre Istituto di chirurgia e laser-chirurgia in dermatologia, a Milano, e dal dottor Giovanni Pellacani, della clinica dermatologica dell’Università degli Studi di Modena.
Il dottor Bencini ha dichiarato: “Mi ritengo soddisfatto di questa innovativa tecnologia, dove la luce infrarossa emessa da un laser a bassa potenza penetra nella pelle incontrando strutture molecolari e cellulari disomogenee. Il contrasto tra immagini luminose (luce riflessa) e scure (luce assorbita) dà un’immagine simile a quella di un esame istologico. I tessuti malati si distinguono così chiaramente da quelli sani e si può intervenire solo sulla parte malata, senza creare lesioni alla parte sana”.
E’ un grande vantaggio nella pratica quotidiana per la diagnosi precoce dei tumori cutanei, spesso asintomatici e spesso non considerati, vuoi per pigrizia vuoi per cattiva informazione. Un controllo su un’ampia popolazione, come integrazione di metodi diffusi quali la demoscopia, aiuterebbe a salvare le persone.

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