Articolo aggiornato il 7 Marzo 2012
Gli attacchi di panico si manifestano con un ritmo veloce della respirazione, sudorazione, nausea, tremori, palpitazioni, sensazione di stare per morire o di perdere le facoltà mentali. Di solito arrivano in maniera improvvisa, senza che possiamo fare niente per controllarli e possono colpire anche nel corso dello svolgimento delle consuete attività della vita di ogni giorno.
Proprio per il loro carattere improvviso e non prevedibile, gli attacchi di panico possono essere estremamente pericolosi. Ma che cosa sta alla base degli attacchi di panico? Qual è la loro causa?
In generale possiamo dire che questi attacchi di ansia acuta hanno delle motivazioni che vanno rintracciate all’interno di un quadro molto complesso in termini di salute mentale, ma adesso la ricerca scientifica ha permesso di saperne di più.
Giorgio Maria Bressa, psichiatra a Roma e docente di Psicobiologia del Comportamento presso l’Università Pontificio Ateneo Salesiano di Viterbo, sostiene che gli attacchi di panico possono essere determinati anche dalle brutte notizie a cui assistiamo in televisione.
L’esperto ha fatto presente: “Un’esposizione mediatica che raggiunge il cervello e lo induce ad avere principalmente due reazioni: una di indifferenza, con la perdita di empatia e compassione, un metodo difensivo per mantenere l’equilibrio. E un altro che ‘assorbe’ le negatività sviluppando ansia, insicurezza sino a depressione e attacchi di panico”.
Contro gli attacchi di panico sono utili sia i farmaci che la psicoterapia, ma bisognerebbe portare avanti un’opera di prevenzione accurata, in modo da non sottoporre i soggetti fortemente emotivi ad eccessivi stimoli negativi.
Il tutto serve a migliorare la qualità di vita delle persone, anche perché gli attacchi di panico costituiscono una patologia tutt’altro che semplice.