Attacchi di panico: cause, rimedi e cosa fare

Gli attacchi di panico hanno diverse cause

attacchi di panico cause rimedi cosa fare

Articolo aggiornato il 3 Giugno 2014

attacchi di panico cause rimedi cosa fareAttacchi di panico: quali le cause e i rimedi? Cosa fare? Si tratta di episodi improvvisi di tensione e di paura, che si manifestano senza che ci sia una ragione apparente e che mettono il soggetto in uno stato di agitazione, visto che si configurano come veri e propri attacchi d’ansia, collegati a volte a fenomeni di depressione. Possono essere notturni, ma in genere possono capitare in qualunque momento della giornata, anche nelle situazioni più imprevedibili. Le ragioni vanno trovate nella genetica, nello stress e in alcune alterazioni del funzionamento di parti del cervello. Ci sono dei fattori di rischio che incidono in maniera forte. La cura consiste nell’uso di appositi farmaci o nel ricorso alla psicoterapia.

I sintomi

Segnali ben precisi, difficili da confondere o da ignorare: l’attacco di panico si manifesta con una molteplicità di possibili sintomi, ecco i più frequenti:
difficoltà di respirazione, palpitazioni, tachicardia, dolore al torace e sensazione di soffocamento;
vertigini, sensazione di sbandamento, instabilità, nausea, dolori addominali, cefalea e sudorazione anomala;
tremore, vampate di calore alternate a brividi e intorpidimento;
– rallentamento della nozione del tempo e modificazione della percezione della distanza;
– sensazione di catastrofe, di irrealtà, ansia e paura di perdere il controllo o di impazzire, di perdere coscienza, di provocare disastri, di attirare l’attenzione, di morire.

Le cause

La ricerca scientifica si è a lungo interrogata sulle cause degli attacchi di panico. Attraverso numerosi studi si è scoperto che vi è un’incidenza di più fattori, che possono essere rintracciati nella genetica, in periodi di stress e in alcune modifiche che si verificano nel funzionamento di determinate parti del cervello. Non sempre si soffre di questi attacchi per tutta la vita. A volte il problema compare e scompare in relazione ad una situazione stressante specifica.
Ci sono, infatti, dei fattori di rischio che incidono in maniera determinante. Sicuramente la familiarità è da annoverare tra questi, così come un periodo di apprensione dovuta ad una malattia di una persona cara, ad un lutto, a dei cambiamenti che avvengono nella vita. In ogni caso anche eventi traumatici, come un incidente, possono essere considerati a tutti gli effetti dei fattori da non sottovalutare.

Rimedi: i farmaci

I rimedi per gli attacchi di panico consistono nel fare ricorso ai farmaci o alla psicoterapia. I primi aiutano ad alleviare il quadro sintomatologico. Per esempio possiamo ricordare gli antidepressivi di vario genere, come gli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina, che oggi sono più usati rispetto ai triciclici. Spesso il medico prescrive l’uso di benzodiazepine, che sono dei sedativi e appartengono a quel gruppo di medicinali che agiscono sul sistema nervoso centrale. Le benzodiazepine, comunque, se assunte per lungo tempo, possono causare dipendenza.
Per cominciare a vedere i primi effetti di un trattamento farmacologico sono necessarie alcune settimane, che possono variare da 3 a 8; in trattamento con le diazepine, servono a rimuovere le sensazioni di panico, ma a lungo possono indurre una dipendenza fisica, nonché una eventuale dipendenza psicologica che in alcuni casi ha effetti più prolungati della dipendenza fisica. Una volta scomparsi i sintomi delle crisi di panico la cura farmacologica va via via ridotta e conclusa.
Molto importante è la psicoterapia, che può aiutare a capire quali sono le cause che stanno dietro al disturbo e può dare gli strumenti per affrontare gli attacchi in maniera adeguata. Di solito si utilizza la terapia cognitivo-comportamentale, che aiuta a modificare quegli schemi del pensiero in grado di attivare le paure o a cambiare il modo di reagire a situazioni ansiose.

Nel caso del trattamento psicologico si parla più spesso di Terapia Cognitivo Comportamentale, che risulta essere valida quasi come la terapia farmacologica; un trattamento completo comportamentale prevede alcuni passi di cura fondamentali che sono: il monitoraggio del panico, la gestione dei sintomi dell’ansia, l’esposizione passo passo alle situazioni che creano ansia allo scopo di superarle.
In genere questa terapia è applicata in maniera strettamente individuale, anche se non si escludono dei momenti terapeutici collettivi, lo scopo è quello di rimuovere definitivamente le cause del panico, facendo in modo che il soggetto non soffra più degli attacchi quando è esposto a una situazione critica.

Anche la medicina alternativa offre rimedi utili contro gli attacci di panico. L’Aconitum è il rimedio offerto dall’omeopatia per combattere l’angoscia improvvisa, mentre Camphora o Moschus, sono preferibili in caso di sudori freddi e Lachesis, Ignati possono alleviare la sensazione di soffocamento; per il mancamento e la paura di morire sono indicati Argentum nitricum, Aconitum, Tarentula Hispanica. Fra i Fiori di Bach, proposti dalla fitoterapia per combattere ansia e stress, i più adatti in caso di attacchi di panico sono il Mimulus, che agisce contro la paura quotidiana di cose concrete, e l’Aspen per le paure vaghe e ignote.

Cosa fare

Nell’immediatezza di un attacco di panico sarebbe opportuno tenere alcuni comportamenti, che possono aiutare. Sicuramente non si deve cercare di resistere o fare finta di stare bene, perché altrimenti la situazione peggiora. Meglio non cercare di combattere contro l’ansia, ma piuttosto che sdraiarsi, è meglio prendere aria fresca e fare due passi. Bisogna cercare di respirare regolarmente, provvedere con dei massaggi delicati magari sulla pancia e mettersi comodi, anche un po’ defilati, se siamo in una situazione di confusione. E’ meglio non tentare di scappare in modo incontrollato, perché la strada vera e propria per affrontare una sensazione di panico è quella di lasciarsi andare e aspettare che passi.
Aggiornamento a cura di: Redazione Tanta Salute

Ti potrebbe interessare