Il vaccino prodotto AstraZeneca è sotto la lente di ingrandimento. In seguito alcuni decessi sospetti registrati in Europa avvenuti dopo aver ricevuto la propria dose e al ritiro di un lotto difettoso, la casa farmaceutica è intervenuta proprio nei giorni scorsi per rassicurare in merito alla sicurezza del proprio vaccino.
Il medicinale, somministrato anche agli under 65, hanno dichiarato non essere nocivo per l’uomo dopo aver revisionato con grande attenzione tutti i dati disponibili in merito alle 17 milioni di persone che in tutta Europa l’hanno ricevuto. Infatti, non è stata rilevata alcuna correlazione tra vaccino e un maggior rischio di embolia polmonare, trombosi venosa profonda o trombocitopenia. Questo significa che tutti i lotti sono sicuri e che, soprattutto, tutte le persone che hanno ricevuto il vaccino di qualsiasi età e sesso non sono state esposte a maggiori probabilità di queste patologie.
AstraZeneca ha comunque fatto sapere che terrà continuamente sotto controllo la situazione.
AstraZeneca: l’Italia blocca la somministrazione
La casa farmaceutica sta continuando a testare il proprio i vaccini per assicurare al 100% la sicurezza del proprio vaccino. Durante la fase di produzione ne vengono condotti circa 60 per quanto riguarda la qualità, effettuati da oltre 20 laboratori indipendenti. Scrupoli e attenzioni assolutamente nella norma, ma che sono stati ribaditi per sostenere l’assoluta idoneità delle dosi AstraZeneca e quindi ridurre l’isteria collettiva che sta portando molte persone a decidere di rinunciare al proprio turno vaccinale.
L’Agenzia italiana del farmaco ha però scelto di seguire l’esempio della Germania e di sospenderne la somministrazione momentaneamente: insieme all’Ema si valuterà come procedere dopo aver monitorato eventuali effetti collaterali.