AstraZeneca, attese 40 milioni di dosi entro settembre: la campagna rischia di rallentare

Dopo la sospensione del vaccino AstraZeneca, l'immunità di gregge rappresenta un traguardo sempre più difficile da tagliare: atteso per giovedì il verdetto dell'Ema

vaccino AstraZeneca
Foto Getty Images | Ian Forsyth

A pochi giorni dall’approvazione del nuovo piano vaccinale, il caso AstraZeneca rischia di rallentare nuovamente la campagna di vaccinazione in Italia. L’obiettivo di vaccinare l’80% della popolazione entro fine settembre, con la somministrazione di 500mila dosi al giorno, era stato annunciato giusto due giorni fa. Ma, dopo la sospensione temporanea e in via del tutto precauzionale del vaccino AstraZeneca, decisa ieri dall’Aifa, l’immunità di gregge rappresenta un traguardo sempre più difficile da tagliare.

AstraZeneca, attese 40 milioni di dosi

Soltanto pochi giorni fa, il commissario straordinario Francesco Paolo Figliuolo aveva annunciato il nuovo piano vaccinale, elaborato con il Ministero della Salute. Le due colonne portanti del programma sono la distribuzione efficace e puntuale dei vaccini e l‘incremento delle somministrazioni giornaliere. Per questo motivo, l’Italia ha prenotato ben 40 milioni di dosi del vaccino AstraZeneca, che, a differenza degli altri vaccini, saranno fondamentali per coprire la prima fase della campagna vaccinale. Infatti, le 40 milioni di dosi AstraZeneca sarebbero in consegna entro la fine settembre. Non c’è dubbio che, dietro la promessa di un’accelerazione alla campagna vaccinale, ci fossero proprio le dosi del vaccino di Oxford.

Il verdetto dell’Ema è previsto per giovedì

L’effetto di uno stop anche temporaneo rischia dunque di essere fatale per i piani appena annunciati del governo. Infatti, al di là del ritardo nelle somministrazione, il rischio è che si generi tra le persone una psicosi difficile da fermare. Intanto si attende che l’Ema si pronunci in merito alla sicurezza del siero AstraZeneca: una prima comunicazione è prevista già per giovedì. In attesa del verdetto di giovedì, è stato fatto un primo tentativo per rafforzare le forniture degli altri vaccini. Gli sforzi sono rivolti in particolare al siero Janssen della Johnson & Johnson, che ha il vantaggio di prevedere una sola somministrazione.

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Altri vaccini in arrivo in Italia

Intanto Janssen ha confermato che consegnerà alla commissione europea i 200 milioni di dosi previsti nel 2021. Le prime forniture arriveranno dalla terza settimana di aprile in poi. Lo stesso problema si pone anche per gli altri vaccini già autorizzati e utilizzati, ovvero Pfizer BioNTech e Moderna, destinati agli over 80 e al personale sanitario. Dopo lo stop di AstraZeneca, salgono di nuovo le quotazioni del siero russo Sputnik V. Proprio ieri il Fondo russo per gli investimenti che produce il vaccino russo, ha fatto sapere che sono stati raggiunti accordi per avviare la produzione “in Italia, Spagna, Francia e Germania“. Pare che la domanda di autorizzazione all’Ema sia stata presentata.