Astenopènia: occhi stanchi e affaticati, sintomi e come allieviare il fastidio

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Stare a lungo al computer affatica gli occhi – Tantasalute.it

Il termine astenopenia potrebbe dire poco a molti, ma si tratta di una situazione diffusa, soprattutto a fine giornata. Tante persone percepiscono gli occhi stanchi e affaticati, al punto tale anche da faticare ad addormentarsi.

Sono tante le persone che fanno un lavoro che richiede di dover stare a lungo davanti al computer, con pause minime o addirittura inesistenti, al punto tale da arrivare stremati a sera. Una volta arrivati a casa, però, per molti è praticamente impossibile pensare di distendersi sul divano e riposare, soprattutto se si deve preparare la cena e badare ai figli. Questo non fa quindi che aumentare un fenomeno che prende il nome di astenopenia.

Il termine con ogni probabilità potrebbe dire poco a molti, ma potrebbe diventare più chiaro non appena si scoprirà il significato. Si tratta, infatti, di una condizione praticamente quotidiana per molti, che consiste nella sensazione di avere occhi stanchi e affaticati dopo averli tenuti impegnati per diverse ore.

Astenopenia: una situazione davvero frequente

L’astenopenia è quella situazione che si verifica quando si sentono gli occhi affaticati dopo averli sforzati a lungo. Sono diverse le cause che possono provocare questo problema:

  • guida su lunghe distanze;
  • esposizione a luci particolarmente forti per ore;
  • utilizzo prolungato dei dispositivi digitali, quali smartphone, PC e tablet;
  • lettura prolungata, specialmente se con una scarsa luminosità, che può portare gli occhi a doversi impegnare maggiormente rispetto al solito.
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Quali sono le cause più comuni dietro l’astenopania – Tantasalute.it

La stanchezza oculare non è comunque l’unico sintomo che deve essere ricondotto a questo problema, ma anzi può portare a disturbi che coinvolgono altre parti del corpo. In tanti, ad esempio, iniziano ad accusare mal di testa, difficoltà a concentrarsi, visione doppia o offuscata, fotofobia (eccessiva sensibilità alla luce), secchezza oculare, bruciore agli occhi, sensazione che ci sia un corpo estraneo all’interno dell’occhio.

I più a rischio astenopenia sono certamente le persone che trascorrono gran parte della loro giornata davanti a uno schermo, ma non sono certamente le uniche. È importante infatti che agisca con cautela anche chi soffre già di una patologia visiva. È il caso, ad esempio, di chi è affetto da strabismo, congiuntiviti croniche o blefariti.

Massima cautela deve inoltre essere osservata chi ha già un difetto oculare. Quale miopia o presbiopia, ma magari per pigrizia o per sottovalutazione ha deciso di non agire utilizzando un occhiale correttivo. Il problema può inoltre subentrare in chi ha spesso l’occhio secco o ha avuto una diagnosi di maculopatie o retinopatie degenerative.

In genere il problema va risolvendosi mettendo a riposo gli occhi, solo se questo non dovesse accadere sarebbe bene contattare un oculista. Si può comunque provare a fare un’azione preventiva, che potrebbe rivelarsi provvidenziale per diminuire la sensazione di malessere. Ogni due ore trascorse al computer sarebbe bene fare una pausa di circa quindici minuti, oltre a prestare attenzione alla postura. È bene inoltre illuminare l’ambiente a novanta gradi rispetto allo schermo e utilizzare le lacrime artificiali se l’affaticamento diventa troppo forte.