Articolo aggiornato il 30 Marzo 2020
Ormai siamo certi di non stupire più nessuno quando diciamo che l’Aspirina, ovvero il noto acido acetilsalicilico, giova eccome al cuore e previene ricadute per quanto concerne un certo tipo di accidenti vascolari; ma è sempre così?
Secondo uno studio effettuato da ricercatori di Oxford e pubblicato sulla rivista scientifica “ The Lancet “, infatti, un gruppo di ricercatori ha effettuato un lungo e minuzioso lavoro scientifico su ben 95 mila pazienti ritenuti a basso-medio rischio e su 17.000 pazienti che avevano già sofferto di malattie cardiovascolari; alla fine dei lavori gli scienziati sono giunti a diverse conclusioni.
Secondo il gruppo di studio, infatti, i benefici che ’Aspirina apporta a quei pazienti con trascorsi accidenti vascolari, sono indubbi, per gli altri non avrebbe senso somministrare il farmaco quando non si è avuto esperienze con malattie cardiovascolari pur in soggetti predisposti, ad esempio, familiarmente.
Tale motivo, secondo gli studiosi di Oxford, è correlato al rischio di emorragie in un terzo delle persone che fanno uso costante di Aspirina, nonostante sia indubbio il ruolo efficace dell’acido acetilsalicilico in tutti nel diminuire eventuali incidenti vascolari o nel prevenire gli stessi.