Articolo aggiornato il 23 Maggio 2017
L’asma da reflusso gastroesofageo è una malattia strettamente correlata con la MRGE (malattia da reflusso gastroesofageo). Uno studio italiano ha dimostrato che in percentuale di pazienti asmatici variabile tra il 30% e il 70% è possibile rinvenire anche altri sintomi tipici del reflusso. Non è ancora chiaro il legame che esiste tra le due patologie: sono gli attacchi asmatici ad aggravare il reflusso, oppure è quest’ultimo a scatenare l’asma? Il problema può essere curato sia mediante terapia farmacologica che, nel caso di sintomatologia più leggera, con rimedi naturali.
Cos’è l’asma da reflusso gastroesofageo
Il reflusso gastroesofageo (noto anche con la sigla MRGE) è una patologia dell’apparato digerente che implica la risalita dei succhi gastrici lungo l’esofago. L’acidità dei succhi contenuti nello stomaco è tale da causare sintomi molto fastidiosi in caso di reflusso, e talvolta anche lesioni alle pareti interne dell’esofago. Inoltre il rigurgito acido può essere causa di tante altre malattie, tra le quali l’asma da reflusso gastroesofageo. I pazienti che già soffrono di asma, in presenza di MRGE, possono riscontrare attacchi asmatici scatenati proprio dal reflusso.
Sintomi dell’asma da reflusso
Coloro che sono affetti da asma bronchiale, conoscono sicuramente bene i sintomi più comuni di questa patologia. Tosse secca, dispnea (difficoltà respiratoria), dolore toracico e respiro sibilante sono caratteristici segnali di broncospasmo, ovvero di un’anomala ostruzione delle vie respiratorie. Qual è la differenza tra una comune crisi asmatica e una scatenata dal reflusso? La presenza di succhi gastrici nell’esofago stimola un riflesso nervoso che può dare il via ad un attacco asmatico. Ma è altresì vero che la semplice inalazione di acido nei bronchi è sufficiente a scatenare il broncospasmo da reflusso.
Asma da reflusso in gravidanza e nel neonato
Se l’asma da reflusso è comune in qualsiasi fascia d’età, è pur vero che ci sono due categorie di pazienti che ne sono maggiormente soggetti. Le donne in gravidanza manifestano frequentemente i sintomi del reflusso gastroesofageo, specialmente in gestazione avanzata. Questo perché la compressione dello stomaco causata dall’aumento delle dimensioni dell’utero e dai movimenti del feto porta ad una naturale risalita di acidi lungo l’esofago. È dunque possibile che la futura mamma, se già in precedenza abbia avuto crisi d’asma, ne sia nuovamente soggetta proprio in questo periodo così delicato. Questa condizione patologica è poi spesso diagnosticata anche nei neonati, che talvolta hanno un apparato digerente ancora immaturo. Il problema, nella maggior parte dei casi, si risolve spontaneamente – o quantomeno migliora notevolmente – con il passaggio ai cibi solidi e con la maturazione dell’apparato digestivo. I bambini che soffrono di MRGE sono anche più soggetti a contrarre la cosiddetta bronchite da reflusso gastrico.
Terapia per l’asma da reflusso
Come curare l’asma da reflusso gastroesofageo? Dopo aver diagnosticato questa patologia, il medico potrebbe prescrivere una terapia farmacologica o modificare quella già esistente. È infatti ormai evidenziato da diversi studi come alcuni farmaci anti-asmatici possano provocare o peggiorare il reflusso. Può essere quindi di aiuto somministrare al paziente, oltre ad un anti-asmatico, anche un farmaco contro il reflusso (attualmente i migliori sono considerati gli inibitori di pompa protonica).
Dieta e rimedi naturali per l’asma da reflusso
Cosa fare in caso di attacchi asmatici dovuti al reflusso? La prima accortezza riguarda l’alimentazione. È necessario introdurre una dieta che elimini tutti quei cibi che scatenano acidità. Sono quindi da evitare agrumi, cioccolato, frittura, alimenti difficili da digerire, alcool, caffè e bevande gasate. È poi molto importante mettere in pratica diversi piccoli accorgimenti. Poiché il reflusso è più frequente durante le ore notturne, ed è proprio in questa fascia oraria che è più probabile si scateni l’asma, è sconsigliato andare a letto durante le tre ore successive ai pasti. Inoltre si può sollevare la testata del letto o dormire con due cuscini per rendere più difficoltosa la risalita degli acidi. Infine, per quanto riguarda i rimedi naturali, si può provare ad assumere l’elicriso, dalle proprietà antistaminiche, antinfiammatorie ed espettoranti.