Asbestosi: sintomi, diagnosi e cura

Polmoni respiro

Polmoni respiro

L’asbestosi è una grave malattia in grado di provocare gravi sintomi, per cui è necessario giungere a una tempestiva diagnosi e intraprendere una corretta cura, il prima possibile. Questa patologia colpisce i polmoni ed è, generalmente, provocata dall’inalazione di asbesto. Ma qual è la sintomatologia esatta legata all’asbestosi? Quali sono le sue cause? Quale il trattamento da seguire per poter giungere alla guarigione? Scopriamo di più in merito.

Cos’è

Cos’è l’asbestosi? L’asbestosi è una malattia polmonare appartenente al gruppo delle pneumoconiosi e, generalmente, provocata dall’inalazione di asbesto: a questo minerale sono maggiormente esposti, ad esempio, i minatori – anche altre professioni per cui si è a contatto con l’amianto – ma anche gli utilizzatori finali. Questa patologia è caratterizzata dalla cicatrizzazione dei tessuti polmonari e porta a complicazioni respiratorie a lungo termine.

I sintomi

I sintomi possono comparire anche a distanza di anni – possono fare la loro comparsa dai 7 ai 20-30 anni dopo l’esposizione – e includono difficoltà respiratorie, dolori, debolezza, tosse, sangue nell’espettorato, gonfiore al collo o del viso, perdita di peso, difficoltà a deglutire, inappetenza, astenia, cianosi – di cui esistono diverse tipologie – e, nei casi più gravi, insufficienza respiratoria, che può aggravarsi con il manifestarsi di infezioni ai bronchi. In certi casi, potrebbero verificarsi anche tumori polmonari. Inoltre, il versamento pleurico – la presenza di liquido in eccesso nei polmoni – è un altro dei sintomi comuni di asbestosi.

Le complicazioni

Le complicazioni possono includere insufficienza cardiaca – le cui cause possono essere diverse – pressione sanguigna alta, malattie cardiache, ispessimento delle membrane polmonari (membrana pleurica), formazione di depositi di calcio o placche, accumulo di fluidi nei polmoni, cancro del polmone e mesotelioma.

Le cause

Quali sono le cause dell’asbestosi? Come anticipato prima, questa malattia polmonare è provocata dall’inalazione di asbesto – comunemente noto come amianto – a cui sono esposti, soprattutto, i minatori – anche altre professioni per cui si è a contatto con l’amianto – ma anche gli utilizzatori finali di questo minerale. Oggi, l’amianto non viene più utilizzato proprio perché dannoso per la salute. Le particelle di asbesto penetrano nei polmoni tramite la respirazione e causano infiammazioni croniche che, con il tempo, formano cicatrici fibrose, che possono estendersi alla pleura, dove nascono ispessimenti e aderenze.

La diagnosi

Alla comparsa di segni e sintomi, è importante contattare, immediatamente, il medico che – tramite una serie di analisi ed esami – stabilirà la diagnosi e la terapia da seguire, a seconda del caso specifico. Oltre all’anamnesi dei sintomi, potrebbero essere necessari test come la radiografia del torace, la TAC e la biopsia polmonare.

La cura

Quali sono i rimedi contro l’asbestosi? Purtroppo, non esiste una cura contro l’asbestosi. I trattamenti disponibili servono a migliorare i sintomi e la qualità della vita del paziente. È possibile assumere farmaci; seguire una terapia di ossigeno per alleviare la mancanza di respiro; eseguire della fisioterapia respiratoria per poter rimuovere le secrezioni dai polmoni e, in alcuni casi, potrebbero essere necessari interventi chirurgici e il trapianto di polmone per cercare di migliorare la situazione e dare sollievo dal dolore.

La prognosi

Infine, la prognosi dipende da diversi fattori: oltre che dall’età e dallo stato di salute generale del paziente, dalla quantità e dalla durata dell’esposizione all’amianto, dalla gravità della situazione e dalla tempestività di intervento. Tendenzialmente, la prognosi è buona, per il semplice motivo che si può vivere molti anni con questa malattia, prima che la condizione peggiori con l’invecchiamento.