Apnee del sonno: un pericolo sulle strade

apnee del sonno provocano incidenti

apnee del sonno provocano incidenti

Le apnee del sonno, che comportano l’interruzione della respirazione durante il riposo, sono molto diffuse e strettamente correlate agli incidenti stradali, che dipendono in una percentuale compresa fra il 15 e il 40% da stanchezza e sonno improvviso. Se in alcune circostanze le cause vanno rintracciate nell’abuso di alcol e farmaci, altre volte sono proprio le apnee a provocare i pericolosissimi colpi di sonno. Tant’è che la cosiddetta Osas, Sindrome da apnea ostruttiva del sonno, è una delle malattie che vengono prese in considerazione in caso di rinnovo o rilascio della patente. Secondo l’Unione Europea, soffrire di apnee notturne predispone, infatti, i guidatori a una maggiore probabilità d’incidenti. Ma scopriamo nello specifico cosa sono le apnee del sonno e come prevenirle.
Gli incidenti tipici di chi soffre di apnee del sonno sono l’uscita di strada sia su percorso rettilineo sia in curva, anche a velocità ridotta, e il tamponamento. Di fatto, la malattia comporta interruzioni involontarie del respiro durante il riposo, che si ripetono almeno 5 volte l’ora e hanno durata di minimo 10 secondi. L’apnea provoca diminuzione della saturazione dell’ossigeno nel sangue e, a lungo andare, ha ripercussioni molto negative sull’organismo. Basti pensare che da esse dipendono problemi d’ipertensione arteriosa, deficit di tipo cognitivo e mnemonico ma anche la classica sonnolenza.
Ed è proprio quest’ultima a rappresentare un problema nell’ambito della guida stradale: difatti chi soffre di apnee del sonno frequenti è più soggetto ai cosiddetti colpi di sonno, che possono risultare fatali. Abuso di alcol e consumo eccessivo di cibo prima di mettersi alla guida concorrono a peggiorare la situazione. Purtroppo, a soffrirne, è circa il 5% degli adulti europei e i sintomi tipici sono la tendenza a russare spesso, le interruzioni involontarie della respirazione e la sonnolenza diurna. Il problema peggiora nel caso in cui il soggetto a rischio lavori a turni o, per motivi di vario genere, sia costretto a riposare poco e male. In tutti questi casi è fondamentale ripristinare l’equilibrio del ciclo circadiano aiutando la ghiandola pineale a produrre il corretto quantitativo di melatonina, sostanza in grado di regolare il ciclo sonno-veglia. A tale scopo esistono appositi integratori naturali di melatonina, che la rilasciano gradualmente, aiutando l’organismo a tornare in salute.
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