Apnea ostruttiva del sonno: cause, sintomi, diagnosi e trattamenti di questo disturbo

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I sintomi della Apnea ostruttiva del sonno (tantasalute.it)

Sono tantissime le persone che soffrono di apnea ostruttiva del sonno, ma quali sono le sue cause? I trattamenti assolutamente da seguire.

L’apnea ostruttiva del sonno è una patologia in cui viene bloccata la respirazione a causa di un problema alle vie respiratorie.

Può essere di tipo parziale o totale ma è piuttosto severa e richiede di intervenire immediatamente per evitare che degeneri.

Tipicamente sorge in età avanzata ma non necessariamente. Ci sono infatti molteplici fattori che possono scatenarne la comparsa.

Apnea ostruttiva del sonno: che cos’è

L’apnea ostruttiva del sonno viene classificata tale quando c’è la mancanza di respiro per almeno 10 secondi e meno di 3 minuti. Si parla di ipopnea quando la riduzione è parziale. E di RERA quando, invece, è progressiva fino al blocco totale. Sono soprattutto gli uomini a soffrire di questa patologia, nelle donne compare invece dopo la menopausa.

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Apnea notturna, come risolvere il problema (tantasalute.it)

Tra le cause della patologie ci sono: sovrappeso, ostruzione delle vie aeree, uso di bevande alcoliche e uso di sonniferi. I primi campanelli d’allarme, infatti, potrebbero sorgere quando si russa con frequenza e con una certa entità, se si ha spesso sonno durante il giorno o quando, addirittura, si prova una sensazione di soffocamento.

Le malattie ostruttive legate alle apnee si possono sicuramente prevenire con la perdita di peso, alimentazione sana e attività fisica, eliminazione di alcol e fumo. Quando si ha il sospetto di avere questa patologia è utile rivolgersi ad uno specialista, soprattutto se si verificano episodi ripetuto durante la notte. Qualora la diagnosi dovesse essere certa, si opera con: A questo punto sarà effettuata una visita completa con analisi dettagliate.

  • Una polisonnografia che permette di misurare le ore di sonno, il flusso d’aria, i livelli di ossigeno nel sangue, la frequenza cardiaca;
  • Successivamente la poligrafia respiratoria che serve a monitorare la respirazione notturna quindi è specifica. Possono anche essere richiesti altri esami come elettroencefalogramma, elettromiografia degli arti, analisi.

Tra i trattamenti indicati in questo senso per le apnee notturne c’è un piano nutrizionale apposito, strumenti per facilitare la respirazione. A questi si ricorre come via secondaria, in particolare l’uso del Cpap può aiutare. Questa è una maschera che viene applicata integralmente sul viso e permette un migliore passaggio dell’aria. Se ci sono ostruzioni dovute a problemi anatomici si procede alla terapia chirurgica andando ad eliminare la causa del problema come il setto nasale deviato, polipi o altri elementi causati da traumi.