L’apnea notturna è un problema molto comune e anche piuttosto gravoso, con risvolti importanti a cui bisogna stare attenti.
Quando le persone russano non stanno manifestando solo qualcosa che può disturbare gli altri, piuttosto un problema ben più gravoso che riguarda la respirazione.
Comprendere i sintomi e parlarne con il medico può scongiurare eventi peggiori, che possono essere legati a tale fenomeno. E che, quindi, se trascurati, possono subentrare successivamente.
Apnea notturna: come individuarla e cosa fare
Ciò che definiamo con il termine ‘russare’ è – in realtà – la sindrome da apnee notturne, che può essere breve o prolungata nel tempo. L’apnea è una patologia cronica che non va solo a compromettere la qualità del sonno, e quindi a modificare i ritmi della persona, ma anche a dare problematiche più importanti che hanno ripercussioni su molti aspetti della vita.

Per avere una diagnosi certa è possibile rivolgersi ad uno specialista. Talvolta, russare potrebbe essere legato ad altri problemi. Ad esempio, ostruzioni delle vie respiratorie, setto nasale deviato, problemi di postura durante la notte o eccessivo uso di alcol. Solo con una visita medica, quindi, si può attestare la situazione. E comprendere al meglio come intervenire.
Coloro che soffrono di questo disturbo hanno difficoltà di concentrazione, problemi a riposare correttamente, russamento notturno, sudorazione, risvegli per urinare continui, bocca secca e mal di testa al mattino. Le cause sono da rintracciarsi sicuramente in un problema delle vie respiratorie. Quando si è svegli la muscolatura aiuta questo processo, quando invece si dorme i muscoli si rilassano, spingendo le vie aeree ad essere ridotte e a far entrare meno aria. Se i muscoli si rilassano troppo, se le tonsille sono troppo grandi, se si soffre di sovrappeso, se si ha una struttura ossea particolare, se ci sono altri impedimenti il risultato è una difficoltà nella respirazione.
I fattori di rischio maggiori sono per persone in età avanzata, in sovrappeso, con familiarità e con problemi alle vie respiratorie. La metà dei pazienti che presenta questo problema ha anche ipertensione e può andare incontro a ictus e insufficienza cardiaca. L’apnea centrale del sonno è meno diffusa di quella tradizionale, riguarda proprio i segnali che non arrivano correttamente e per brevi istanti il cervello dimentica di respirare.
Ci sono varie terapie da eseguire da quella farmacologica alla chirurgica, tutto dipende da cosa scatena il fenomeno. Il molti casi è necessario dormire con un CPAP, strumento che facilita la respirazione e permette ai muscoli di non ostruire il passaggio dell’aria.