Ci hanno sempre riempito la testa a proposito della necessità di ricorrere in massa agli antiossidanti, certi che assumendo sostanze in grado di opporsi ai cosiddetti radicali liberi, altre sostanze che alla lunga accelerano i processi di invecchiamento cellulare e determinano danni ai tessuti in genere, così facendo avremmo quasi trovato l’elisir di lunga vita. Ma adesso giunge una nuova ricerca scientifica che induce alla prudenza.
Il problema principale che si evince da questa recente scoperta è quello dato dalla nececcità di adottare, stavolta, cautela nell’assunzione di sostanze antiossidanti non soltanto se ricavate da sostanze parafarmacologiche, come potrebbero essere gli integratori alimentari, ma anche dalla dieta stessa.
E questo è un fatto veramente rivoluzionario, visto che ci era stato sempre raccomandato di non eccedere con micronutrienti di sintesi, ovvero, estratti in laboratorio, convincendoci che tale necessità non si poneva neanche quando gli stessi micronutrienti fossero ricavati dall’alimentazione, visto che l’organismo in questo caso sarebbe stato sempre in grado di smaltire gli eccessi. Così parrebbe non essere più, da quando l’autore dello studio scientifico, l’americano, David Poole, che ha pubblicato la ricerca sulla rivista Journal of Applied Physiology e che ha asserito che l’eccesso di antiossidanti anche ricavati dall’alimentazione danneggia l’organismo con affaticamento e irrigidimento al sistema muscolare.
Lo stesso autore ha concluso che uno sbilanciamento di queste sostanze che si reperiscono anche in alimenti quali, ad esempio, broccoli, lenticchie o succo di mirtilli, sono in grado di provocare danni all’organismo, specialmente nei soggetti che praticano molto sport.
Fonte foto: idrelfear
Antiossidanti: se in eccesso causano problemi
Attenzione con l'eccesso di sostanze antiossidanti, anche ricavate dall'alimentazione, se sono troppe fanno male
