Un team di studiosi dell’Università di Nottingham (Gb) ha eseguito una ricerca su come sia possibile ottenere gli antibiotici dagli insetti. Questo studio è stato discusso in occasione del meeting UK Society for General Microbiology. I ricercatori hanno estratto dal cervello di locuste e scarafaggi ben nove sostanze chimiche, in grado di uccidere il batterio Escherichia Coli, e sette tipi diversi di stafilococco aureo, uno dei protagonisti delle infezioni ospedaliere. Oltre al cervello sono stati studiati ed esaminati altri tessuti di locuste e scarafaggi alla ricerca di sostanze antibatteriche.
Per questi insetti il cervello è l’organo più importante, da proteggere e preservare. Infatti, secondo il dottor Simon Lee, uno degli autori dello studio, la locusta protegge il cervello dagli attacchi batterici o altri tipi di minacce. Infatti, possono subire danni agli arti o altre zone del corpo, ma è essenziale per loro difendere il sistema nervoso. Infatti gli scienziati hanno riscontrato attività antimicrobica essenzialmente nel cervello. Ecco perché le sostanze estratte da tale organo potrebbero tra qualche tempo essere nuovi antibiotici.
La classe degli antibiotici è quella più vasta, ma anche tra le più importanti se pensiamo alla miriade di batteri e quindi di infezioni che ogni giorno potrebbero attaccarci. Prima abbiamo parlato dello stafilococco aureo e delle infezioni che causa all’interno degli ospedali. Ogni anno vi sono numerosi pazienti, che pur essendo ricoverati all’interno degli ospedali, che dovrebbero rappresentare il luogo di maggiore sicurezza da un punto di vista sanitario, vengono attaccati da batteri presenti proprio in tali luoghi; con conseguente infezione e peggioramento della malattia per cui sono ricoverati. Speriamo che un giorno si possano sconfiggere la maggior parte delle infezioni grazie a farmaci specifici ed efficaci, anche se questi dovessero provenire dagli insetti.