I farmaci antitumorali hanno la capacità di inibire l’antibiotico-resistenza. Quest’ultimo è un problema molto sentito, soprattutto negli ultimi anni, in quanto gli antibiotici sono ampiamente e troppo utilizzati nelle terapie. Ma grazie ad uno studio canadese la resistenza potrebbe essere sconfitta a breve, grazie ai farmaci antitumorali. In questo modo la diffusione della tolleranza agli antibiotici potrà essere arginata.
Lo studio che ha scoperto ciò è stato condotto dai ricercatori canadesi della McMaster University, coordinato dal dottor Gerry Wright, direttore dell’Istituto che si occupa delle malattie infettive, e pubblicato sulla rivista Chemistry & Biology. In particolare i farmaci antitumorali in questione sono inibitori delle protein-chinasi (ampio gruppo di enzimi che riescono a modificare l’attività di specifiche proteine); infatti questa famiglia di enzimi sembrerebbe collegata allo sviluppo del cancro ed inoltre innescherebbero la tolleranza agli antibiotici. Gli studiosi hanno esaminato 80 di questi farmaci inibitori delle protein-chinasi analizzando il loro comportamento nei confronti di 14 molecole resistenti agli antibiotici.
La studio canadese rappresenta un passo avanti della ricerca molto importante, se si pensa a quante patologie devono essere curate con gli antibiotici e quindi alla loro diffusione. È pensare che la soluzione al problema della resistenza era proprio in una classe di farmaci, purtroppo, ampiamente usata, soprattutto, in questi ultimi anni. La speranza di terapie innovative è sempre più concreta grazie alla ricerca.