Perché andare a dormire tra le 22 e le 23 fa bene al cuore

C'è un orario preciso in cui andare a dormire, per proteggere la salute del cuore: ecco cosa hanno scoperto gli scienziati.

Cuore
Foto Unsplash | Damir Spanic

Dormire bene è fondamentale per l’organismo in generale, ed è un toccasana soprattutto per il cuore. Lo dice la scienza: il sonno diminuisce il rischio di insorgenza di problemi cardiovascolari. Tuttavia, non è soltanto la durata del sonno ad influire sulla nostra salute, bensì anche l’orario in cui si va a letto.

Quando andare a dormire per proteggere il cuore?

Secondo uno studio pubblicato di recente sull’European Heart Journal – Digital Health, che si occupa principalmente della salute cardiovascolare, è importante andare a dormire tra le 22 e le 23 di sera. David Plans, professore presso l’University of Exeter (Regno Unito) che ha diretto la ricerca, ha preso in considerazione oltre 88mila persone dell’età media di 61 anni. I soggetti sono stati intervistati in merito alle loro abitudini relative al sonno. Quindi gli studiosi hanno chiesto loro di indossare un accelerometro per misurare gli orari di addormentamento e di risveglio, nonché le loro attività.

I risultati dello studio, che sono giunti dopo 6 anni di follow up su tutti i partecipanti, hanno evidenziato che esiste una precisa fascia oraria in cui dovremmo andare a letto per ridurre il rischio di avere problemi cardiaci. Sgarrare potrebbe significare destabilizzare l’orologio interno del nostro organismo, e perciò mettere in pericolo la salute del cuore. Dalla ricerca è infatti emerso che i soggetti che andavano a letto dalla mezzanotte in poi avevano un rischio cardiovascolare aumentato del 25%, rispetto a coloro che invece si coricavano tra le 22 e le 23. E se si va a dormire prima delle 22? Anche in questo caso il rischio sembra maggiore, addirittura del 24%.

In poche parole, è evidente che dormire bene e per la giusta quantità di tempo non è sufficiente per la nostra salute. “Il momento migliore per andare a letto corrisponde a un tempo specifico nel nostro ciclo naturale sonno/veglia di 24 ore” – ha spiegato Plans. “Qualunque deviazione rispetto al ritmo circadiano potrebbe essere nociva per la salute”.