L’alopecia consiste nella perdita di capelli localizzata. Ecco come si presenta nelle donne e come intervenire subito.
La caduta dei capelli è una condizione fisiologica di cui si “soffre” spesso durante i cambi di stagione, in modo più o meno consistente. Dopo qualche settimana, però, il fenomeno si interrompe da solo. Se invece la quantità di capelli che cade diventa abbondante, sarà bene rivolgersi ad uno specialista.
Infatti, la perdita abbondante di capelli può essere un campanello d’allarme di qualcosa di più serio come l’alopecia, una patologia che si verifica quando la donna vive dei cambiamenti ormonali importanti come la gravidanza o la menopausa.
A soffrirne sono soprattutto le donne in gravidanza e menopausa: cos’è, come e quando si presenta e le cause
Quando il capello inizia a perdere qualità, si assiste ad un suo diradamento e poi ad una totale scomparsa. Il problema principale dell’alopecia è che, trattandosi di una perdita di capelli localizzata, molto spesso è difficile da nascondere e ciò può creare imbarazzo e disagio.

L’alopecia può essere:
- androgenetica, anche conosciuta come calvizie
- areata
Diverse sono le cause di questa patologia:
- congenite, ne sono più soggette le donne affette da iperandrogenismo (eccesso di androgeni) o da malattie infettive della pelle
- nutrizionali, se si seguono diete non equilibrate o con scarso apporto di vitamine e minerali, si può essere più predisposte a sviluppare l’alopecia
- fisiologiche, vivere un periodo stressante o essere particolarmente deboli, potrebbe far comparire l’alopecia
- immunologiche, se si soffre di malattie autoimmuni, l’alopecia potrebbe manifestarsi in questi soggetti
- farmacologiche, una donna che sta affrontando una certa terapia o assumendo determinati farmaci, potrebbe andare incontro all’alopecia
- ormonali, a soffrirne sono le donne in gravidanza o in menopausa.
Proprio le cause ormonali sono quelle che potrebbero scatenare l’insorgenza della patologia. I cambiamenti ormonali, infatti, hanno delle ripercussioni importanti sulla salute dei capelli. In particolare, si stima che nel 40% delle donne in menopausa si abbia un’importante perdita di capelli e un conseguente diradamento.
Il professor Di Pietro, dermatologo del gruppo San Donato, ha spiegato che la causa di ciò è da ricercare nel calo degli ormoni femminili, gli estrogeni, a cui si associa un aumento di quelli maschili, gli androgeni. In più, lo stress legato alla menopausa, può peggiorare il problema. La donna in menopausa sarà più soggetta alla calvizie, con la possibilità di perdere i capelli a livello del vertice e della zona frontale.
Le donne si trovano ad affrontare cambiamenti ormonali anche durante la gravidanza e nel post parto. Durante l’attesa, i livelli di estrogeni sono molto alti e quindi i capelli appaiono nel loro splendore. Dopo il parto, però, i livelli di estrogeni calano e quindi si potrebbe assistere a fenomeni di alopecia areata, ovvero la caduta a chiazze dei capelli (della dimensione di una moneta o maggiore). Si potranno poi formare diverse chiazze prive di capelli in pochi giorni, oppure assistere alla perdita consistente di capelli in poco tempo.
Alopecia: come intervenire subito
La perdita di capelli non deve destare sospetti quando si verifica ai cambi di stagione. Se il fenomeno rientra da solo nel giro di pochi giorni, questo è normale. La cosa dovrebbe allarmare se il fenomeno si protrae nel tempo: a questo punto è importante una visita dal dermatologo che valuterà il trattamento più opportuno da fare.

Molti sono i trattamenti per curare l’alopecia come il PRP (Plasma ricco di piastrine), indicato sia nei casi di calvizie sia nell’alopecia areata. È una biorivitalizzazione che si effettua utilizzando il sangue della stessa persona, prelevato e opportunamente trattato, per poi essere re-iniettato sottocute con micro-iniezioni. La sua azione è quella di stimolare l’attività dei follicoli piliferi. In questo modo si rinvigoriscono i capelli ma si rallenta anche la caduta dei capelli. In più se ne favorisce la crescita.
Un altro trattamento innovativo è quello Biorevis, ovvero delle microiniezioni indolori di aminoacidi e peptidi che hanno un’azione rigenerante e stimolante sui bulbi piliferi. Su indicazione dello specialista, se il problema è di natura organica, potrebbe essere prescritta una terapia farmacologica.
Questa patologia può creare disagio ed imbarazzo. Donne che sono sempre state abituate a vedersi con una folta chioma, potrebbero subire un brusco calo di autostima, non piacersi più. Ma ecco che oggi molte sono le possibilità di intervento efficaci.