Le allergie alle graminacee rappresentano per molti un problema davvero fastidioso, che si acuisce nel periodo primaverile, determinando diversi sintomi a carico del sistema respiratorio. Il problema è piuttosto delicato, perché, anche quando si decide di ricorrere al vaccino, bisogna stare attenti alle eventuali reazioni allergiche che si possono manifestare.
Può capitare infatti, anche dopo alcuni anni che si è fatto ricorso al vaccino, che si debba poi interrompere il vaccino, perché quest’ultimo può provocare delle allergie, che non lasciano altro scampo se non quello dell’interruzione del trattamento. A questo punto però ci si ritrova a dover fare i conti con gli spiacevoli sintomi che rendono difficile gestire la situazione. Soprattutto in questo caso si deve puntare molto sulla prevenzione, per evitare che insorgano delle complicanze.
Anche una semplice rinite va curata come si deve, perché altrimenti possono insorgere conseguenze molto più complesse, tra le quali per esempio l’asma bronchiale. Resta comunque il dubbio. Nel caso il vaccino dovesse creare degli inconvenienti e si è costretti a sospenderlo, che cosa si può fare per rimediare, considerando anche il fatto che la stagione delle graminacee è molto lunga? In questo caso si può fare affidamento agli antistaminici.
Soprattutto quelli di ultima generazione sono particolarmente efficaci e sono anche tollerati abbastanza bene dai pazienti. Per questi motivi questi antistaminici possono essere assunti in maniera regolare, accompagnando il tutto con uno o due cicli della durata di due settimane di uno spray a base di cortisone che possa avere un effetto locale.
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