Articolo aggiornato il 16 Aprile 2020
103 sorgenti naturali, 69 gruppi fumarolici e oltre 300 stabilimenti: questa è la meravigliosa isola di Ischia, che in primavera si risveglia e si riempie di colori e profumi. Qui è possibile trovare piscine con tanti tipi di acque per tutta la famiglia.
“Certamente associare gli effetti benefici dei trattamenti con acque termali ad una vacanza al mare potenzia la rigenerazione psicofisica di una persona”. A sottolinearlo è la dottoressa Maria Gibilaro, direttore sanitario della Spa Elisir de Il Sorriso Thermae e Resort a Forio.
“Le acque ischitane sono costituite da cloruro di sodio e bromo, ma anche da calcio, magnesio, solfati, bicarbonati e solfuri, hanno importanti azioni biologiche sull’apparato muscolo-tendineo e osteoarticolare, ma l’effetto certamente più significativo è quello legato alla prevenzione, grazie alla significativa azione stimolante sul sistema immunitario”.
Le acque salso-bromo-iodiche, in particolare quelle de Il Sorriso, hanno una concentrazione rilevante di solfati, capaci di apportare benefici importanti all’apparato osteoarticolare. L’azione è certamente antinfiammatoria. Hanno proprietà antisettiche, antiedemigene e risolventi. Sono ottime per la salute della pelle (trattamento delle dermatiti, degli eritemi e della psoriasi), ma anche per il trattamento delle rughe e dei radicali liberi.
L’acqua termale nebulizzata aiuta invece a combattere le allergie perché, se da una parte i primi raggi di sole fanno già fare il conto alla rovescia per la bella stagione, dall’altra si portano dietro non pochi problemi. L’arrivo della primavera non è atteso con impazienza da tutti.
Lo spiega bene la dottoressa Caterina Cellai, dietista nutrizionista presso il centro di Medicina e Chirurgia estetica Juneco City Life Milano: “Starnuti, rinorrea, prurito a naso e gola, sensazione di naso chiuso, tosse, difficoltà respiratorie, lacrimazione, sono i fastidiosi sintomi causati da alcune proteine contenute nei pollini chiamate allergeni. Purtroppo non esistono metodi definitivi per difenderci dai pollini (all’occorrenza e sotto consiglio medico può essere necessario assumere antistaminici o cortisoni), tuttavia esistono modi per ridurne i sintomi”.
E prosegue: “Oltre ai trattamenti termali, può essere molto importante fare attenzione a determinati alimenti a causa della cosiddetta cross-reattività (reattività crociata o allergenicità) tra allergeni dei pollini e cibi normalmente presenti nelle nostre tavole. Se ingeriamo un alimento contenente proteine simili all’allergene allergizzante il nostro sistema immunitario può scatenare una reazione allergica con sintomi come prurito, lieve gonfiore a labbra, lingua e palato”.
Tra i fenomeni di cross-reattività più frequenti la dottoressa Cellai cita:
– Betulla-Melo (meglio evitare mele, pere, pesche, albicocche, ciliegie, fragole, soia, arachidi, fagioli,carciofi, sedano e carote);
– Ambrosia-Miele (evitare miele ma anche anguria, melone, banana, prezzemolo, camomilla); – Parietaria-Basilico (la cross-reattività si può sviluppare mangiando basilico, piselli, fico, soia, ortica e more di gelso);
– Artemisia-Camomilla (può mostrare cross-reattività con camomilla, sedano, prezzemolo, carote, zucca, carote, cicoria)
– Graminaceae-Grano-Agrumi (una reazione crociata molto importante può avvenire con farina di frumento ma anche con agrumi, pomodoro, kiwi, anguria) e melone);
– Lattice-frutta (il 50% di soggetti con allergia al lattice sviluppano una cross-reattività con alcuni frutti come banana, avocado, patata, pomodoro, castagne, kiwi).
Quindi in alcuni periodi dell’anno il fastidioso problema allergico si può contrastare anche prestando attenzione ad alcuni alimenti a tavola.